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 1993  maggio 18 Martedì calendario

La Danimarca dice sì al Trattato di Maastricht

• Affluenza all’85%, la Danimarca dice sì al Trattato di Maastricht con una maggioranza del 56% (al primo tentativo, il 2 giugno 1992, avevano vinto i no col 50,7%). Il risultato scatena la reazione degli antieuropeisti, la battaglia più dura si svolge attorno alla piazza Sankt Hans Torv di Copenaghen, dove i dimostranti lanciano bottiglie e sassi contro le forze dell’ordine, che rispondono sparando sui dimostranti (35 feriti, 24 dei quali poliziotti). Il premier Paul Nyrup Rasmussen assicura: «Coloro che hanno votato “no” al referendum non simpatizzano con i rivoltosi». Drude Dahlerup, leader del “no”, attacca: «La gente si sente frustrata e impotente di fronte a questo referendum truffa. Questo è il risultato di un voto che ha diviso il Paese. Potrebbe accadere ancora». In Italia, il ministro degli Esteri Nino Andreatta esulta: «Questo risultato conferma la volontà della Danimarca di procedere insieme agli altri Paesi membri sulla strada dell’unione europea. Il consenso costante e la piena partecipazione dell’opinione pubblica europea intorno all’idea originaria di superare, in un contesto di progressiva integrazione sovranazionale, un tragico passato di rivalità tra i Paesi europei sono fondamentali per stabilire sempre più stretti rapporti fra i popoli dell’Europa».