Salmaggi e Pallavisini, 17 aprile 1941
Resa dell’esercito jugoslavo
• L’esercito jugoslavo è ormai distrutto. Gli ultimi nuclei di resistenza, in Bosnia, cedono le armi. Il ministro degli Esteri A. Cincar-Markovič e il gen. Jankovič per la Jugoslavia, il gen. von Weichs per la Germania e il col. Bonfatti per l’Italia firmano a Belgrado l’atto di resa. 334.000 uomini sono stati fatti prigionieri dalle forze dell’Asse. Re Pietro II e il governo, a bordo di aerei inglesi, riparano in Grecia, prima tappa dell’esilio londinese. [Salmaggi e Pallavisini]