Salmaggi e Pallavisini, 9 aprile 1942
Resa americana incondizionata a Luzon
• Filippine. A Luzon, alle 3,30, ufficiali inviati dal gen. King si presentano con la bandiera bianca agli avamposti giapponesi per predisporre la resa. Questa, che è incondizionata, ha effetto dalle 12,30. Da allora incomincia il rastrellamento, e poi la terribile marcia dei prigionieri (76.000 uomini di cui 12.000 americani) verso San Fernando. Migliaia di essi moriranno di privazioni e di dissenteria durante il trasferimento divenuto famoso col nome di “marcia della morte”. I nipponici piazzano le loro artiglierie a Cabcaben, sulla costa meridionale della penisola, e aprono il fuoco su Corregidor, investita anche da attacchi aerei, nei quali si era registrata una sosta dalla fine di marzo. La resa di Bataan è approvata successivamente da Roosevelt. Nell’Isola di Cebu, la guarnigione è avvertita dell’approssimarsi delle forze di sbarco nipponiche. [Salmaggi e Pallavisini]