Salmaggi e Pallavisini, 16 marzo 1942
Il quadro del fronte sovietico
• Fronte sovietico. Benché i loro vasti perimetri difensivi “a istrice” abbiano retto abbastanza bene alla costante pressione sovietica, i tedeschi hanno subito dal principio dell’anno un arretramento di quasi tutta la loro linea. I progressi maggiori i sovietici li hanno conseguiti a cavallo tra il settore settentrionale e quello centrale, nella zona di Kalinin, di Kaluga e a sud del Lago Ilmen, dove tengono chiuse nelle sacche di Demjansk e di Cholm ingenti forze tedesche, e nel settore meridionale davanti a Izum. Da Leningrado, il fronte ora corre a Novgorod, Staraja Russa e Velikije Luki (questo settore è presidiato dallo Heeresgruppe Nord, con la 18ª e la 16ª armata).
• Da Velikije Luki, nei settore dello Heeresgruppe Centro, la linea del fronte è molto sinuosa, a causa dei salienti sovietici e dei controsalienti tedeschi: scende a Nevel, piega a est verso Veliz (presso Vitebsk), Demidov, Dorogobuz; quindi risale verso nord col saliente di Vjazma e Rzev; infine piega a sud-sudest passando per Kirov e a nord di Brjansk e Orël.
• Nel settore operano la 3ª armata corazzata, la 9ª armata, la 4ª corazzata, la 2ª corazzata. Lo Heeresgruppe Sud, il cui fronte si estende da Orël al Caucaso imperniandosi su Kursk, Charkov, Dnepropetrovsk, Stalino, Taganrog e il centro del Caucaso, comprende la 2ª e la 6ª armata, il Gruppo di armate Kleist e quello Manstein, e l’11ª armata, impegnata in Crimea.
• Secondo le statistiche dell’OKH, dal 1° gennaio a metà marzo i tedeschi hanno perduto sul fronte orientale circa 240.000 uomini, di cui 52.000 morti e 15.000 dispersi. Dal 22 giugno 1941 la Wehrmacht ha perso oltre 1 milione di uomini. (Le cifre del gen. Halder, riportate alla data del 1° marzo, parlano di oltre 1,5 milioni).Le perdite sovietiche, le cui cifre sono molto discusse, sono presumibilmente alquanto più elevate. [Salmaggi e Pallavisini]