13 novembre 1951
Tags : Alluvioni
Il Po raggiunge livelli da record
• Dopo due settimane di pioggia lungo tutto il corso del fiume, la portata del Po è salita a livelli preoccupanti nel Polesine. L’acqua continua ad aumentare di due, tre centimetri l’ora e alle 20 supera il segnale di guardia all’idrometro di Castelmassa (metri 4,33) e a Polesella (metri 3,67). Nella zona di Garofolo e di Polesella l’acqua si trova a soli tredici centimetri dalla strada nazionale adriatica n. 16. Il traffico sulla strada provinciale Ficarolo-Ferrara è interrotto. Viene disposta l’evacuazione degli abitanti mentre la Pontificia Commissione di assistenza inizia l’opera di soccorso a circa duemila sfollati, distribuendo minestre calde, pane e coperte. Evacuata anche la popolazione di Polesine Camerini, composta da circa 1.800 contadini: la zona è già sommersa da circa tre metri d’acqua. Sono andati distrutti centinaia di ettari a grano, con barche e zattere si lavora per salvare 600 capi di bestiame. Anche la grossa frazione di Donzella è tutta allagata: l’antica chiesa parrocchiale si trova sommersa da quattro metri d’acqua. Nel pomeriggio l’acqua allaga le frazioni di Basson, Maddalena, Forte, Cà Pisani, Bonelli Ponente, Santa Maria in Punta. Centinaia di abitazioni poste in golene degli argini protettivi sono state allagate. Argini di copertura sono in corso di costruzione a Garofalo, Polesella, Guarda e Crespino. Anche l’acqua dell’Adige ha preso ad aumentare di 2 centimetri l’ora, superando di circa un metro il segnale di guardia.