Comandini, 18 maggio 1861
Importante lettera di Garibaldi a Cavour
• Da Caprera Garibaldi, rispondendo a Cavour, che gli aveva scritto a proposito di ufficiali garibaldini statigli raccomandati, dicegli: «Sia Vittorio Emanuele il braccio dell’Italia, e lei il senno, signor conte, e formino quell’Intiero potente che solo manca oggi alla Penisola...» • «Importante e preziosa lettera di Garibaldi a Cavour nella quale oltre a dare al presidente del consiglio un sostegno politico e morale circa l´atteggiamento retrivo di Napoleone III (“che la vuole fare da padrone”), Garibaldi scriveva: “Fidente nelle di lei capacità superiori e ferma volontà di fare il bene della patria, io aspetterò la fausta voce che mi chiami una volta ancora sui campi di battaglia”. E, ancora, un giudizio politico: “L’Italia rappresenta, oggi, le aspirazioni della nazionalità del mondo, e lei regge l´Italia. (...) Poi, lo supplico di credermi, signor Conte, l’Italia e chi la regge devono avere amici dovunque, ma temer nessuno!”» (Lucio Villari).