Comandini, 29 aprile 1861
Garibaldi: «Non ho stretto la mano a Cavour»
• Da Majatico Garibaldi scrive a Giuseppe Guerzoni a Torino: «Io non ho stretto la mano di Cavour, nè cercato riconciliazioni. Ho bensì consentito ad un abboccamento, i cui risultati sono stati da parte mia: armamento, giustizia all’esercito meridionale. Se così riesco — io porgerò la piccolissima opera mia all’opera del conte. — Diversamente io seguirò il sentiero che ci siam tracciato da tanto tempo — per il bene della causa nazionale — anche contro la volontà di chicchessia. Trecchi, che servì d’intermediario alla conferenza, s’incarica di far tacere le millanterie dei ministeriali. — Vedremo — in ogni modo non si deve pubblicare nulla di mio per ora. — In caso poi — cosa molto probabile — che non si ottenga nulla, e che quei signori continuino a gracchiare — allora ripiglieremo il tralasciato.»