Comandini, 22 aprile 1861
• In Trieste il Consiglio Comunale in funzione di Dieta provinciale adotta per acclamazione questo decreto: «Ritenuto che la nazionalità della popolazione della città di Trieste e del suburbio è italiana; ritenuto che la nazionalità della popolazione delle ville territoriali è preponderantamente slava; ritenuto che l’istruzione per riuscire proficua deve essere impartita nella lingua nazionale, decreta: «La lingua d’istruzione nelle scuole erariali e comunali della città di Trieste è esclusivamente italiana; la lingua d’insegnamento nelle scuole delle ville territoriali è slava ed italiana; questa legge verrà posta in attività coll’anno scolastico prossimo 1861-62
• In Trieste il Consiglio Comunale in funzione di Dieta provinciale adotta per acclamazione questo decreto: «Ritenuto che la nazionalità della popolazione della città di Trieste e del suburbio è italiana; ritenuto che la nazionalità della popolazione delle ville territoriali è preponderantamente slava; ritenuto che l’istruzione per riuscire proficua deve essere impartita nella lingua nazionale, decreta: «La lingua d’istruzione nelle scuole erariali e comunali della città di Trieste è esclusivamente italiana; la lingua d’insegnamento nelle scuole delle ville territoriali è slava ed italiana; questa legge verrà posta in attività coll’anno scolastico prossimo 1861-62.» Conosciuto a tarda sera dal pubblico questo voto dà luogo a festose dimostrazioni nel teatro Mauroner e nei punii centrali. Sono vivamente applauditi il Podestà e vari consiglieri (dottor Calabi, dottor Cumano, Raffaele Costantini, Pitteri, Arrigo Hortis) per il voto emesso dal Consiglio Comunale dietale in favore del carattere della nazionalità italiana di Trieste. La polizia sul tardi scioglie le dimostrazioni, mentre l’autorità militare ha prese misure precauzionali.