10 gennaio 1950
Tags : La belva di San Gregorio
• Quando la Corte si ritira l’imputata, fatta uscire dalla gabbia, rifiuta il cibo e chiede un calmante per un forte mal di testa
• Quando la Corte si ritira l’imputata, fatta uscire dalla gabbia, rifiuta il cibo e chiede un calmante per un forte mal di testa. Alle 15.15 riappare nuovamente nella gabbia. Interrogata, dice che il mandante del delitto è il Ricciardi e tira in ballo come suo complice un Carmelo Zappulla che prima di andare con lei dalla Pappalardo le avrebbe offerto una sigaretta drogata: «Appena entrata in casa della Pappalardo, il Carmelo mi spinse violentemente contro di lei, che mi afferrò per i capelli; allora mi difesi e trovatami non so come fra le mani un pezzo di ferro lungo e pesante, picchiai sulla testa della Pappalardo». Rina Fort sostiene anche di aver visto entrare nell’appartamento della vittima, a un certo punto, uno sconosciuto. Ma, a causa della sigaretta drogata, non ricorderebbe altro: «Dopo aver colpito la Pappalardo, quando lei cadde in terra, mi sentii come mancare. Poi rinvenni ma non ero più nella cucina ove si era svolta la colluttazione, bensì netta camera da letto su un seggiolino e con un bicchiere fra le mani. Non ricordo più nulla». Tuttavia è certa di non aver ucciso i bambini: «Io non li ho visti che per un istante attorno alla madre. Strillavano mentre litigavo con lei. Poi non so. Io non ho toccato i bimbi». Alle 18 meno 5 minuti il presidente sospende l’udienza. [L. Cavicchioli, Sta. 11/1/1950]