10 gennaio 1950
Tags : La belva di San Gregorio
• Quando Rina Fort appare in aula, la folla grida: «Assassina, a morte!». Davanti alla grande gabbia i fotografi fanno scattare gli obbiettivi
• Quando Rina Fort appare in aula, la folla grida: «Assassina, a morte!». Davanti alla grande gabbia i fotografi fanno scattare gli obbiettivi. La Fort va a sedere su un pancone dentro alla gabbia volgendo le spalle al pubblico e coprendosi il volto con un fazzoletto nel tentativo di sottrarre ai fotografi almeno la faccia. Da tutte e quattro le porte di accesso alla grande aula, preme una folla enorme. Nello spazio riservato al pubblico, non sono potute entrare che poco più di duecento persone. I banchi degli avvocati e quelli dei giornalisti sono invece stipati. Molti gli inviati speciali anche dall’estero. Sui gradini della grande entrata del Palazzo di Giustizia dal lato di via Freguglia, dalle 6 di stamattina, sono assiepate circa tremila persone. Il presidente Marantonio, il procuratore generale De Matteo, il consigliere togato Danai, i giudici popolari, prendono ognuno il proprio posto. Il presidente avverte che «questo processo sarà forse più lungo di quanto è stabilito», «si deve fare quanto è nelle nostre umane possibilità, per condurlo a termine secondo giustizia». Parla il difensore di Rina Fort. La gente lo interrompe urlando: «Bruciatela viva sul sagrato di piazza Duomo!». Il presidente minaccia di far sgombrare l’aula. [L. Cavicchioli, Sta. 11/1/1950]