2 dicembre 1946
Tags : La belva di San Gregorio
• Dino Buzzati, che abita a un centinaio di metri dalla casa del delitto, sul Corriere della Sera: « Una specie di demonio si aggira dunque per la città invisibile, e sta forse preparandosi a nuovo sangue
• Dino Buzzati, che abita a un centinaio di metri dalla casa del delitto, sul Corriere della Sera: « Una specie di demonio si aggira dunque per la città invisibile, e sta forse preparandosi a nuovo sangue. L’altra sera noi eravamo a tavola per il pranzo quando poche case più in là una donna ancora giovane massacrava con una spranga di ferro la rivale e i suoi tre figlioletti. Non si udì un grido... Così la città intera vegliò, inconsapevole, sulla mamma e i tre bambini morti senza sacramento, abbandonati sulle gelide piastrelle e in tutta la loro corporale miseria, e fino a che non tornò il giorno, e non suonarono le nove, non ci fu a consolarli la pietà di nessuno... La gente comincia ad aver paura. Non è più una faccenda altrui, buona per quattro chiacchiere fra comari, e dopo dieci minuti non ci si pensa più: nessuno può dirsene estraneo, l’ombra del male scivola intorno a ciascuno di noi e ci potrebbe toccare». [Dino Buzzati, Cds 3/12/1946] [Leggi l’articolo integrale]