Comandini, 12 settembre 1870
• Nella notte sopra oggi il Comando Pontificio dà incarico a tre pattuglie di ufficiali di mantenersi in contatto continuo col nemico
• Nella notte sopra oggi il Comando Pontificio dà incarico a tre pattuglie di ufficiali di mantenersi in contatto continuo col nemico. Una di queste pattuglie comunica alle ore 1.35 ant. che truppe italiane sconfinano da ponte Felice dirette a Civita Castellana. Infatti il grosso della 12a divisione vi arriva all’alba e un battaglione vi entra dopo breve resistenza dei Pontifici che hanno tre feriti, mentre gli italiani hanno due morti e 7 feriti. Si stipula capitolazione sulle seguenti basi: uscita delle truppe pontificie dal forte con armi e bagagli, i soldati indigeni saranno riuniti in un deposito, gli stranieri considerati come prigionieri di guerra. Stamane stessa le truppe di Bixio entrano in Montefiascone e puntano su Viterbo; quelle del gen. Angioletti entrano in Ceprano, così che a sera gli Italiani si trovano disposti su 4 divisioni con la destra a Viterbo e con la sinistra a Civita Castellana; la divisione isolata Bixio è a sud, vicino a Forlì. Stamane il gen. Kanzler proclama in Roma lo stato d’assedio, per prevenire turbamenti dell’ordine: notevole che nel proclama Vittorio Emanuele è adombrato nelle parole «un Re cattolico». La giornata e la notte passano però tranquille.