29 luglio 2011
Tags : Silvio Berlusconi
Tremonti, la casa in affitto e le spie in caserma
• Giulio Tremonti risponde con una lettera al Corriere della Sera alle domande sulla casa in affitto a via Campo Marzio e intestata al suo braccio destro Marco Milanese: in quel sistema di pagare in contanti, spiega il ministro, non v’era nessuna irregolarità. Ma poi confessa a Massimo Giannini di Repubblica di aver scelto di abitare nella casa di Milanese perché «prima ero in caserma (della Guardia di Finanza, ndr) ma non mi sentivo più tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato. Per questo ho accettato l’offerta di Milanese…». Questa rivelazione dà la stura a una quantità di polemiche (esistono dunque delle cordate, nella GdF, e come si sono formate? e per colpa di chi? e guidate da chi?), induce la magistratura ad aprire un fascicolo, e aumenta la distanza tra Berlusconi e Tremonti, già molto ampia. [Cds 29/7/2011; Massimo Giannini, Rep. 29/7/2011]