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 2010  maggio 04 Martedì calendario

Scajola si dimette

• Dopo dieci giorni in cui non si è parlato d’altro che della sua casa di via Fagutale 2, con vista Colosseo, Claudio Scajola rassegna le sue dimissioni da ministro dello Sviluppo economico. Un’inchiesta di magistrati perugini sul costruttore Diego Anemone, assai favorito da quelli della Protezione civile, aveva rivelato che Scajola, nel 2004, aveva ricevuto 900 milioni tratti dai conti di Anemone per comprare l’appartamento in questione. Il politico ha sempre negato, sostenendo che i 900 milioni, se esistono, sono stati versati alle due sorelle venditrici a sua insaputa. «Per difendermi non posso continuare a fare il ministro. Un ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri. Se dovessi acclarare che parte della mia abitazione è stata pagata da altri, senza saperne io il motivo, il tornaconto e l’interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l’annullamento del contratto di compravendita». Berlusconi apprezza il gesto: «Ha assunto una decisione sofferta e dolorosa che conferma la sua sensibilità istituzionale e il suo alto senso dello Stato».