Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1979  ottobre 08 Lunedì calendario

La FIAT licenzia 61 operai

In risposta all’assassinio di Carlo Ghiglieno, 61 operai in odore di brigatismo sono licenziati dalla FIAT, che li ritiene comunque responsabili di violenze in fabbrica. Lo sciopero di solidarietà fallisce. «Prontamente difesi da Cgil, Cisl e Uil, che sapevano ma tolleravano, perché temevano di farsi scavalcare a sinistra. Andai dal capo del personale, Carlo Callieri, e gli chiesi quanti ne avrebbe poi riassunti. ”Stavolta neppure uno”, mi assicurò. In realtà tre o quattro furono ripresi per via del carico di famiglia, com’era avvenuto per un certo Lucio Rossi, due volte licenziato e due volte reintegrato per ordine del pretore. Nel covo degli assassini di Ghiglieno fu rinvenuta una brochure della Fiat con la qualifica di tutti i dirigenti: accanto al cognome Arisio, i terroristi avevano aggiunto a penna il numero di targa della mia auto» (Luigi Arisio. Leggi qui tutto l’articolo).