30 luglio 1966
PSI e PSDI firmano la «Carta dell’unificazione»
• Partito socialista e Partito socialdemocratico siglano la «carta dell’unificazione», ricomponendo la scissione di Palazzo Barberini del gennaio 1947. Il primo articolo afferma che ai militanti non si chiede l’adesione ad alcun credo filosofico o religioso, che tutte le correnti di pensiero sono accettate purché si ispirino ai postulati di giustizia, uguaglianza e pace. Nenni ha dichiarato: «Si e iniziata concretamente la fase conclusiva dell’unificazione socialista. La dichiarazione politico-ideologica rappresenta la continuità storica del movimento socialista italiano e registra i progressi del pensiero, dell’azione, delle idee maturate negli ultimi venti anni. La sua novità è l’affermazione categorica che il socialismo tende a divenire, nella libertà e nella democrazia, una forza dirigente della nazione in alternativa con tutte le forze conservatrici e moderate»