13 gennaio 1939
Montale propone a Einaudi il suo secondo libro
• Montale propone una pubblicazione a Giulio Einaudi, che, impegnato a riorganizzare l’attività editoriale, gli aveva chiesto «un libro sulla poesia del nostro secolo». «Un libro come quello che lei mi propone presupporrebbe una chiarezza critica che io, per ora, non ho in materia. Siccome non ho cessato di far versi (pochi), ho bisogno piuttosto di oscurità interiore che di autocoscienza. Non sarà così per tutti, ma è così per me. Ma arrischio una controproposta (...). Pubblicherebbe entro il ’39 la raccolta delle mie poesie posteriori a Ossi di seppia? Saranno 40, non lunghe. Con titanici sforzi tipografici, spazi sapienti e carta di certo spessore si può farne un libro di mole normale (non vorrei la solita plaquette) da vendere a 10 lire o più. L’esito di 1000 copie, sarebbe, credo, sicuro». Einaudi accetta subito.