Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1994  luglio 19 Martedì calendario

Ritirato il decreto Biondi, “Caporetto” del governo

• Dopo una settimana di proteste (l’opposizione, i magistrati, la gente scesa in piazza), il governo lascia cadere il “decreto Biondi” (“salvaladri”, per i critici) sulla custodia cautelare, facendolo bocciare dalla commissione Affari Costituzionali. Il provvedimento pare adesso figlio di nessuno: il ministro della Giustizia Alfredo Biondi dice che avrebbe preferito un disegno di legge, il ministro dell’Interno Roberto Maroni avrebbe firmato senza leggere fidandosi della firma del presidente Scalfaro, che a sua volta si giustifica parlando di “atto dovuto”. Giuliano Ferrara, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ammette: «Sì, forse abbiamo peccato di dilettantismo. Ed è vero che la vicenda si è risolta in una Caporetto».