12 settembre 2009
“Baarìa” e il cinema italiano i grandi sconfitti
• «Doveva essere Lebanon e Lebanon è stato, confermando la prevedibilità di una giuria tra le più eterogenee di Venezia. Così come i premi per la miglior regia alla video artista Shirin Neshat (per Donne senza uomini) e quello speciale a Soul Kitchen di Fatih Akin mettono in evidenza scelte dove la ricerca formale della prima e la simpatia del secondo vincono sulle qualità. (…) Ma tant’è: le giurie di Venezia ci hanno spesso abituato a verdetti curiosi e anche quest’anno la tradizione è stata confermata. È evidente che il grande sconfitto di questo festival è Baarìa di Giuseppe Tornatore, ma più di lui esce sconfitta dalla Mostra una certa idea di cinema italiano». [Paolo Mereghetti, Cds 13/9/2009]