9 settembre 2006
«Quasi tutto sbagliato. E la sera non si dorme»
• «Sbagliato il solito eccesso di film dell’obbligo, un buon terzo dei quali poteva restare a casa. Sbagliato il palinsesto con sovrapposizioni dannose e appuntamenti impossibili. Sbagliato il Leone alla carriera a David Lynch, presente con un film che ha messo in fuga il pubblico. Sbagliata l’atmosfera strapaesana e scamiciata che s’è ormai stabilita fra il Casinò e il Palazzo del Cinema, con stand pubblicitari d’ogni tipo e passerelle all’insegna dello squallore che raramente giustificano l’attesa di chi vorrebbe vedere i divi. Per non parlare degli altoparlanti che rimandano il tam tam fino a tarda notte, impedendo di dormire anche all’interno di quelli che ai tempi di Thomas Mann erano considerati alberghi di lusso». [Tullio Kezich, Cds 10/9/2006]