24 agosto 1976
La Biennale cinema non è per il grande pubblico
• «Al caos fastoso e splendido della rassegna francese di Cannes, la Biennale Cinema, quest’anno più che mai, intende opporre il cosmo, il raccoglimento e la pace di un “laboratorio cinematografico internazionale” a carattere, per così dire, permanente, dove l’esposizione dei film, non più considerata fine a se stessa, è occasione di un complesso di dibattiti culturali che investono le strutture stesse del cinema. (…) Il disegno è perfettamente riuscito al presidente Ripa di Meana e al direttore Giacomo Gambetti, coi rischi connessi di dar luogo a una manifestazione un po’ troppo specialistica, per addetti ai lavori, sequestrata dagli interessi dal grande pubblico ancora affezionato al cinema come forma di diletto». [Leo Pestelli, Sta. 23/8, 8/9/1976]