6 settembre 1969
Arrivano i videoregistratori. Addio ai cinema?
• «Il Festival se n’è finito in un mugugnare di spettatori rimasti a becco asciutto, di albergatori imprecanti, di critici con il naso arricciato. Lo stato di coma dipende dalla fine di un’epoca, dalla fine della cinematografia come arte di dir qualcosa alla gente? Anche sotto il profilo tecnologico, questa diagnosi è plausibile: nuovi strumenti sono in preparazione, che ci daranno la possibilità d’assistere al cinema da casa nostra. Le pellicole si compreranno dal giornalaio, l’apparecchio non dovrebbe costar più di cinquanta-sessantamila lire. E così, addio platee, addio schermi panoramici. E addio Festival, naturalmente. Si chiedeva una Mostra senza leoni, senza poliziotti, senza abiti da sera. L’abbiamo avuta, e il bilancio è una delusione dopo l’altra». [Gigi Ghirotti, Sta. 7/9/1969]