5 giugno 1975
Tags : Mara Cagol
«Dalla Chiesa capisce che il covo è vicino»
• «Ci sono molte cascine da ispezionare e la cascina Spiotta d’Arzello è una come tante. Ma siamo al terzo errore delle Br». Giorgio Semeria (brigatista del gruppo storico): «Il rapimento di Vallarino Gancia fu improvvisato perché Mara voleva prendere la mano alla guida logistica, troppo lenta e prudente. Si era stabilito di escludere dai sequestri di persona donne e bambini e di non provocare danni nella persona a coloro che venivano presi solo per denaro. Ma si continuava a discutere se la decisione dovesse essere presa dal comando di colonna o dalla direzione esecutiva. Mara non avrebbe dovuto usare cascina Spiotta. Era una nostra base da anni, insospettabile dalla popolazione che ci aveva accettati come amici e che si era abituata alle nostre facce, a patto però che non avvenissero nelle vicinanze azioni terroristiche, se no l’associazione di idee con il nostro gruppo sarebbe stata inevitabile. L’arresto di Maraschi fu la goccia che fece traboccare il vaso: Dalla Chiesa capì che il sequestro era opera nostra e che la base doveva essere nelle vicinanze». [Bocca 1988]