19 luglio 1943
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Albino Luciani e i «due pazzi»
• Mussolini e Hitler si incontrano a Villa Pagani-Gaggia, a San Fermo, una località isolata fuori Belluno ad una ventina di chilometri da Feltre. Il rettore del Seminario Gregoriano di Belluno, monsignor Santin, più volte ha definito Mussolini e Hitler «nemici della santa Chiesa». Anche il suo vice, don Albino Luciani, di solito molto prudente nei giudizi, stavolta non si trattiene: «Siamo nelle mani di due pazzi». L’episodio è ricordato dalla sorella Nina: «Negli anni della contestazione dopo il ’68, ho sentito più volte anche in Trentino, dove abitavo, i giovani gridare: “Luciani, fascista, sei il primo della lista!”. Una volta, parlandone con lui, mi disse ridendo: “Questo proprio no, se c’è una cosa che non sono mai stato è fascista!”. Mio fratello tuttavia evitava le affermazioni categoriche e parlava poco dell’argomento. Una volta sola lo sentii pronunciare un giudizio perentorio. Fu a motivo dell’incontro che Mussolini e Hitler ebbero proprio tra Feltre e Belluno. A commento di quell’episodio disse a voce alta in dialetto: “Siamo nelle mani di due pazzi”». [Stefania Falasca, 30Giorni, 10/2002]