18 luglio 2011
Tags : Cornelio Rolandi
Il tassista che mise nei guai Valpreda
• La sua vita cambiò dopo che, in un discusso confronto negli uffici giudiziari di Roma (il 16 dicembre 1969), riconobbe in Valpreda la persona con una valigetta che il pomeriggio del 12 dicembre aveva accompagnato con la sua 600 Multipla alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, che aveva aspettato e poi riaccompagnato poco lontano da piazza Fontana, ma senza più quella valigetta. I giornali pubblicarono il suo nome e la sua fotografia indicandolo come il teste chiave dell’attentato: non ebbe più pace, «oggetto di curiosità, lodato, esaltato e vituperato, minacciato e perseguitato da telefonate anonime, da lettere di persone che lo accusavano di essere un complice della polizia». Abbandonò quindi il mestiere di tassista, per gestire un chiosco di bibite al parco giochi affidatogli dal Comune di Corsico. Anche la salute ne risentì, si ammalò, nell’estate del 1971 il fisico indebolito non resse a una broncopolmonite.