16 luglio 2011
Tags : Saverio Malizia
Biografia di Saverio Malizia
Trapani 1914. Generale, magistrato dell’Alta corte militare. Notorietà, e un arresto in aula di tribunale, negli anni successivi alla strage di piazza Fontana.
• «Aveva ricoperto l’incarico di consulente giuridico del ministero della Difesa per otto ministri e cinque presidenti del Consiglio, due dei quali erano Andreotti e Rumor. Nel corso del processo di Catanzaro, quello che si era concluso con i tre ergastoli a Freda, Ventura e Giannettini, la deposizione di Malizia era stata ritenuta reticente e falsa, soprattutto sul ruolo avuto da Giannettini nella torbida strategia della tensione che aveva provocato il massacro di Milano. (...) Arrestato il aula, Malizia era stato processato per direttissima (evento unico, fino a quel momento nella storia giudiziaria italiana) e aveva subito la condanna a un anno di reclusione. Ma poi era intervenuta la Cassazione, che aveva annulato la sentenza di condanna e aveva affidao la sorte del generale ai giudici lucani, per un nuovo giudizio». [Nozza 2006] A Potenza, il 30 luglio 1980, Malizia fu poi assolto.
• A Trieste dopo l’8 settembre 1943, «si era messo a presiedere le udienze del tribunale militare, dove si giudicavano gli italiani che non volevano combattere dalla parte dei repubblichini né, tantomeno, dalla parte dei nazisti». Dopo la guerra «aveva subito l’epurazione, come molti repubblichini. Ciononostante aveva fatto carriera (...). Subito promosso generale. Professore universitario, di Diritto, insegnava alla Sapienza. Sostituto procuratore presso il tribunale supremo militare (...) era l’uomo al quale erano stati affidati i segreti di un decennio di storia italiana: dal 1964 (affare Sifar) al 1974 (affare Giannettini)». [Nozza 2006]