mediastorage/uploads/admin/Speciali/Borsellino/MacchinaAmelio_Sca100007.JPG, 21 luglio 1979
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Leoluca Bagarella, in segno di spregio, chiama Borsellino «signore»
• La mafia uccide Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo. L’inchiesta è affidata a Borsellino, che emette quindici mandati di cattura. Tra gli arrestati anche Leoluca Bagarella. Quando Borsellino lo interroga, non risponde alle sue domande e in segno di spregio lo chiama «signore» anziché «giudice». Durante le indagini viene anche a galla la love story che lega Bagarella a Vincenza Marchese, sorella di Antonino, altro pezzo da novanta delle cosche. In un covo si trovano infatti dei bigliettini stampati in un tipografia amica di Cosa nostra che annunciano il fidanzamento dei due rampolli della mafia e una bomboniera con i confetti. Significa che l’alleanza tra cosche si va allargando. [Lucentini 2003]