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 2008  luglio 01 Martedì calendario

L’inflazione... • No! Mi dica che è scesa! Mi dica che il petrolio costa di meno! Mi dica che i posti di lavoro sono aumentati! Mi dica che alla fine dell’anno le nostre buste paga risulteranno belle gonfie, ben più gonfie di quanto possiamo immaginare!L’inflazione è al 3,8

L’inflazione...

• No! Mi dica che è scesa! Mi dica che il petrolio costa di meno! Mi dica che i posti di lavoro sono aumentati! Mi dica che alla fine dell’anno le nostre buste paga risulteranno belle gonfie, ben più gonfie di quanto possiamo immaginare!
L’inflazione è al 3,8. Su base annua. Cioè paragondando i prezzi di giugno 2007 con i prezzi di giugno 2008. Dato ufficiale. L’ultima volta era al 3,6. In un mese, +0,2 per cento. Stia su con la vita, ci sono anche notizie divertenti. Senta questa: esiste un’inflazione torinese, diversa da quella nazionale: è al 4%! Le domando: chi starà al 3,4%, in modo da far media? Non mi risponda, perché non lo sa lei e non lo so io. L’inflazione ognuno la calcola come vuole. Gli americani non tengono conto di alimentari ed energia. In questo modo possono andare in giro a dire che hanno l’inflazione all’1. E invece ce l’hanno al 7! Furbi! Poi senta quest’altra. Si può fare una tabella e scrivere una sotto l’altra le variazioni percentuali su base annua. Cioè comincio dal giugno 2007 e scrivo: +1,7. Significa che tra il giugno 2006 e il giugno 2007 i prezzi sono aumentati dell’1,7%. Allora che succede se scrivo una sotto l’altra queste variazioni percentuali su base annua, partendo da giugno 2007 e finendo a giugno 2008? Succede che la sequenza è questa (tutte percentuali col segno + davanti): 1,7 - 1,6 - 1,6 - 1,7 - 2,1 - 2,4 - 2,6 - 3,0 - 2,9 - 3,3 - 3,3 - 3,6 - 3,8. Notato niente? Ma sì: non solo da un anno all’altro i prezzi risultano in aumento tutti i mesi, ma questo aumento, man mano che ci avviciamo ai giorni nostri, è sempre più forte. Guardi la sequenza a partire da quel 2,1, che è di ottobre 2007: non fa che crescere, a parte una lieve incertezza nel febbraio 2008 (il 2,9). Le do una notizia: stiamo precipitando! Allegria!

Con chi me la devo prendere?
Questa è ancora più bella: non se la deve prendere con nessuno! Anzi, meglio: non se la può prendere con nessuno. Dice: i cinesi. Ma poveri cinesi: gli australiani gli hanno chiesto il doppio per continuare a dargli il ferro e quelli zitti: pagano! Nel 2003 si portava l’acciaio per mare a 15 dollari per tonnellata. E questa tonnellata di acciaio, meglio: questa tonnellata di minerale ferroso, costava 30 dollari. Lo scorso autunno, l’acciaio costava 80 dollari e il trasporto 90. Si rende conto degli sconvolgimenti provocati dal cambiamento di questi prezzi? Tutto quello che ci circonda ha componenti di acciaio. Dice: gli indiani. Ma in India i prezzi al consumo sono lievitati del 7,57. I fedeli non donano più alle divinità frutta, dolci, latte, soldi, ma recitano solo preghiere. Le visite sono diminuite. Girijamma, sacerdotessa del tempio Maryamma a Bangalore, si lamenta. D’altra parte un anno fa a Calcutta una ghirlanda di tageti costava due rupie, ora ne costa cinque. Il prezzo dell’hibiscus è salito in poco tempo da 15 a 35 rupie.

Le banche?
Catastrofe imminente. Ho scritto pochi giorni fa che i subprime hanno prodotto perdite per 1000 miliardi di dollari. Ero andato un po’ a naso, ma ieri su Repubblica Rampini ha scritto la cifra di 1.400 miliardi. Le scommesse su chi sarà il prossimo a saltare impazzano. Altre banche, non contente, hanno perso due miliardi e mezzo scommettendo sui tassi d’interesse che scendono. Invece salgono, Trichet lo comunicherà giovedì prossimo. Allegria!

L’Italia non è la periferia del mondo? Non potrebbe essere che lo tsunami travolga tutto tranne noi? Siamo talmente insignificanti...
Lo dica a quelli dell’Alitalia: 4000 esuberi, tanto per cominciare. Lo dica a Tremonti, che ha fatto all’americana: l’inflazione programmata va epurata di energia e alimentari, perciò non ci potranno essere aumenti contrattuali superiori all’1,7. Da oggi l’elettricità costa il 4,3% in più. Il gas il 4,75. Ieri il petrolio ha toccato i 143 dollari.

Io ho paura.
Lo ha scritto benissimo De Rita, uno degli uomini più intelligenti in circolazione: «La gente per la paura di aggressioni, scippi e rapine chiede più forze dell’ordine e addirittura l’esercito; per le paure destate dagli immigrati, chiede controlli, espulsioni, galera; per l’ansia del precariato dei figli, chiede pubblico consolidamento dei rapporti di lavoro; per la paura di non aver casa e/o non poter pagare le rate del mutuo vuole un deciso intervento statale di social housing; per la paura della vecchiaia e del connesso declino psicofisico, chiede una politica di long-term-care; per l’ansia delle morti sulle strade chiede una forte repressione istituzionale contro droghe ed alcol; per l’inquietudine creata dai rifiuti non raccolti e non trattati pretende commissari straordinari, poliziotti ed esercito...». Il nostro ritratto sputato. Contento? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 1/7/2008]