5 gennaio 2009
Arriva l’Ave (Alta Velocidad, la Tav spagnola) low cost del premier socialista Zapatero
La Stampa, 5 gennaio 2009
Come regalo per il nuovo anno, Renfe, l’ente ferroviario statale che dipende dal ministero dello Sviluppo, è entrata per la prima volta in una strategia commerciale finora usata solo dalle compagnie aeree.Una revolución che riguarda la bellezza di 776 mila biglietti, il 15% del totale, con una riduzione che va dal 40 al 60% del biglietto piú l’offerta Ultima Hora (se si compra 24 ore prima della partenza) con una diminuzione del 50%. Una chicca che si aggiunge ad un altro record: l’Ave sta ormai facendo le scarpe all’aereo e nel tratto Madrid-Barcellona, inaugurato nel febbraio 2008, ha raggiunto il 46% del mercato.
«Leali col mercato»
«Non faremo niente che non facciano già altre compagnie e manterremo la nostra lealtà alle regole del mercato - ha sottolineato Abelardo Carrillo, direttore di Renfe per Ave e Lunghe distanze -. Le nostre offerte rispondono alla necessità di adattare al treno gli usi commerciali per mettere in relazione i prezzi con le aspettative di vendita e la pianificazione dell’offerta».
Iberia reagisce
La privatizzata Iberia, il maggior vettore aereospagnolo che ha perso il 46 % della quota di mercato sul tratto piú redditizio, Madrid-Barcellona, ha accusato il colpo cercando di contraccare: «Abbasseremo subito i nostri prezzi».
Ma il destino sembra segnato in un Paese che fin dal ”92 ha scommesso sulla Tav e che, secondo le promesse di Zapatero, si vvia ad essere nel 2010 il Paese con più linee ferroviarie superveloci del mondo con 2.230 km, superando il Giappone (2.090 km) e la Francia (1.823 km). Non solo: il faraonico Plan Estratégico de Infrastructura y Trasportes contempla per il 2020 la bellezza di 10 mila km e che il 90% dei 46 milioni di spagnoli abbiano un treno superveloce a meno di 50 km da casa. Un investimento totale di ben 250 miliardi di euro.
Biglietti on line
Le nuove tariffe low cost, di cui si usufruisce solo se i biglietti si fanno via Internet (e che valgono sia stampati in casa che nelle macchinette ad hoc, simile a quelli degli aereoporti, che si trovano nelle principali stazioni), anche se riguardano i diversi treni di Renfe, sono puntati soprattutto sull’Ave. E per gli operatori aerei il futuro si annuncia nero. Per dire, Renfe ha appena annunciato il completamento del by-pass di Madrid che permetterà il collegamento diretto, senza cambiare nella capitale spagnola, tra Barcellona e Siviglia in 5 ore, una rotta finora coperta da 4 compagnie aeree con 7 voli quotidiani.
Una rete strategica
I biglietti a prezzi stracciati sono infatti suddivisi nei 5 assi di trasporto strategici. Madrid-Barcellona (192 mila posti), Catalogna-Andalusia e Galizia (100 mila), Catalogna Levante (143 mila), Madrid Andalusia (183 mila), Madrid ed il nord (157 mila). Con una puntualità del 98,9%, rimborsi per i ritardi (100% per più di 5 minuti sul ramo Madrid-Siviglia, 50% e 100% per quello Madrid-Barcellona per ritardi rispettivamente superiori a 15 e 30 minuti), il treno ad alta velocità è imbattibile a cominciare dal tempo e dalla comodità di accesso. Considerando anche il taxi da e per l’aereoporto, l’Ave vince sull’aereo nella Madrid-Barcellona per 7 minuti (la distanza, 658 km, in treno si ricopre in 158 minuti e costa 124 euro).
Voli vuoti
Non a caso, da gennaio ad ottobre 2008, il numero dei viaggiatori aerei è diminuito del 15, 9% (3, 2 milioni di utenti) mentre i clienti della Tav sono aumentati del 28, 5 % (2, 1 milioni). Sulla Madrid-Barceloona, Renfe (che nel 2007 ha registrato utili netti pari a 8,89 milioni di euro) ha trasportato nel settembre scorso, ultimo dato disponibile, 210 mila passeggeri, appena 30 mila in meno di quelli trasportati da tutte le compagnie aere e messe insieme.
«Manager in Ave, ragazzi con gli zaini in aereo», rilevava la Vanguardia lo scorso novembre: con i prezzi bassi dei voli, gli studenti erano disposti a sobbarcarsi il rischio di ritardi e le lungaggini agli imbarchi. I manager, che hanno bisogno invece di impiegare meno tempo possibile e di arrivare puntuali, preferiscono il treno. Ma tutto questo accadeva prima del debutto della Tav low cost.
Gian Antonio Orighi