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 2009  luglio 03 Venerdì calendario

Il progetto sulla sicurezza, quel­lo che tra l’altro introduce il rea­to di clandestinità e dà il via al sistema delle ronde (dette “associazioni di volontari per la sicurezza”), è legge dello Stato: il Senato l’ha definitivamente approvato ieri con un altro voto di fiducia (il terzo) che ha fatto insorgere l’opposizione

Il progetto sulla sicurezza, quel­lo che tra l’altro introduce il rea­to di clandestinità e dà il via al sistema delle ronde (dette “associazioni di volontari per la sicurezza”), è legge dello Stato: il Senato l’ha definitivamente approvato ieri con un altro voto di fiducia (il terzo) che ha fatto insorgere l’opposizione. I senato­ri dell’Italia dei valori (Di Pie­tro) hanno sollevato cartelli con la scritta «I veri clandestini siete voi». Franceschini ha accusato il governo di essere schiavo di Bossi, la Finocchiaro ha detto che «è un pugno sbattuto sul ta­volo senza alcuna efficacia». Sull’altro lato, i partiti di gover­no hanno invece esultato. Berlu­sconi: «Adesso lo Stato potrà ga­rantire meglio la sicurezza dei cittadini. una legge fortemen­te voluta dal presidente del Con­siglio ». Maroni si è detto «molto soddisfatto» sia come leghista che come ministro dell’Interno. I parlamentari del Carroccio, co­me andassero a un di’ di festa, si sono presentati a Palazzo Mada­ma tutti con l’identica cravatta verde e relativa pochette. Maro­ni: «Il provvedimento conclude un lavoro iniziato un anno fa e che ha visto l’approvazione di di­verse norme per il contrasto alla criminalità organizzata, all’im­migrazione clandestina e per mi­gliorare la sicurezza urbana». Monsignor Marchetto, che ave­va già criticato il progetto in passato, ha attaccato anche ie­ri: «Con questa legge ci saranno molti dolori e difficoltà».

Chi è monsignor Marchetto?
Il segretario del Pontificio con­siglio per la pastorale dei mi­granti. Marchetto disapprova la creazione del reato di immi­grazione clandestina, «una cri­minalizzazione del migrante che è il peccato originale die­tro al quale va tutto il resto». La legge estende da due a sei mesi il periodo in cui si resta nei centri di espulsione e que­sto, secondo Marchetto, «avrà gravi conseguenze per coloro che saranno detenuti perché in Europa ci sono paesi che pre­vedono un periodo di detenzio­ne più breve e non si può quin­di dire che si tratti di un costrin­gimento europeo».

Che significa?
Che l’Italia è l’unica in Europa ad avere norme come queste. Il commissario europeo alla Giustizia, Jacques Barrot, alla vigilia aveva avvertito che la commissione avrebbe vigilato sulla legge italiana per accer­tarsi che non impedisse la libe­ra circolazione dei cittadini Ue. La Chiesa, attraverso Mar­chetto, se la prende però an­che con l’obbligo, per i pubbli­ci ufficiali, di denunciare i clan­destini che incontra. Tra l’altro sembra difficile che possano escludersi da questo compito i medici ospedalieri e i direttori didattici o i presidi di scuola media. E sarà anche impossibi­le per le clandestine che parto­riscono in Italia ottenere il cer­tificato di nascita. Preoccupa­zioni sono state espresse an­che dal Csm: la quantità di pro­cedure per rimandare a casa gli immigrati non in regola in­golferà le aule dei giudici di pa­ce e anche quelle dei tribunali per via degli inevitabili ricorsi.

Quindi è una brutta legge?
Beh, la Chiesa mette la cosa sul piano della carità cristiana e della pietas . un punto di vista che il legislatore non è tenuto a prendere in considerazione. L’opposizione fa poi il suo me­stiere di criticare. possibile che abbia ragione. Ma è anche possibile che abbia torto. Un punto da non dimenticare è che tra i Paesi europei, noi, con quelle coste, siamo i più espo­sti. E come ci hanno spiegato – per esempio – tanti romeni, il nostro Paese fino ad oggi è sta­to il paradiso della criminalità, grazie a lassismo e inefficienza complessivi. Non tutti i clande­stini sono criminali, ma la tota­lità dei criminali arriva qui di nascosto. Relativamente al prolungamento della perma­nenza nei centri fino a 180 gior­ni: è innegabile che in due me­si non si riuscivano ad espleta­re le pratiche per mandar via il clandestino. Ed è possibile che le aule dei tribunali e le celle delle carceri non sopportino il nuovo carico di lavoro provoca­to dalla legge. Queste norme potrebbero però anche avere un carattere deterrente e spin­gere i flussi di immigrati a cer­care qualche altro approdo. Il muso che ci tengono gli stranie­ri su questa materia è almeno sospetto.

Come faremo con le badanti?
La legge non prevede eccezio­ni per le badanti e interrogato su questo punto a maggio, Al­fredo Mantovano, sottosegre­tario di Maroni, disse: «Se la badante è clandestina si espel­le. Le norme valgono per tutti. Se ha bisogno di essere identifi­cata la si porterà nei Cie, altri­menti si espellerà subito».

E i nostri vecchi come faran­no?
Maroni ha promesso a suo tem­po che farà qualcosa. il pun­to più delicato della legge. In Italia ci sono 700 mila badanti e le famiglie si fanno carico per questo di un costo di sei miliar­di l’anno. Lo Stato, oltre tutto, non saprebbe dove trovarli. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 3/7/2009]