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 2009  luglio 06 Lunedì calendario

C’è il problema delle badanti, de­terminato dalla legge sulla sicu­rezza entrata in vigore la settima­na scorsa, fortissimamente volu­ta dalla Lega e fortemente rivendi­cata dallo stesso premier: l’aver qualificato come ’reato’ la pre­senza clandestina di uno stranie­ro sul nostro territorio dovrebbe preannunciare una caccia all’irre­golare, con susseguente espulsio­ne

C’è il problema delle badanti, de­terminato dalla legge sulla sicu­rezza entrata in vigore la settima­na scorsa, fortissimamente volu­ta dalla Lega e fortemente rivendi­cata dallo stesso premier: l’aver qualificato come ’reato’ la pre­senza clandestina di uno stranie­ro sul nostro territorio dovrebbe preannunciare una caccia all’irre­golare, con susseguente espulsio­ne. Tra gli irregolari ci sono però un mucchio di persone che lavora­no in Italia rendendo un servizio assai prezioso e che non sono re­golari solo per le complicazioni o le iatture delle nostre leggi. Tra questi, soprattutto le badanti. Che accadrà a quelle non in rego­la che si fanno carico a spese delle famiglie di una quantità di situa­zioni delicate se non drammati­che, in cui sono coinvolte persone anziane, spesso con grandi pro­blemi di mobilità e autosufficien­za, di cui, se le donne che le assi­stono dovessero essere rimandate a casa, dovrebbe farsi carico la co­munità?

Che accadrà?
Se lo chiede un uomo del gover­no, cioè Carlo Giovanardi, sotto­segretario alla presidenza del Consiglio. Ecco qui la sua dichia­razione: «Le nuove norme sulla sicurezza saranno efficaci sol­tanto se accompagnate da un provvedimento indirizzato agli extracomunitari già in Italia con un rapporto di lavoro in es­sere che non possono trasforma­re in contratto di lavoro in quan­to irregolari. Come responsabi­le delle politiche familiari di questo governo, chiedo al presi­dente del Consiglio di mettere all’ordine del giorno del Consi­glio dei ministri un provvedi­mento d’urgenza, come quello che funzionò benissimo nel se­condo governo Berlusconi, so­prattutto per quanto riguarda l’emergenza colf e badanti». Giovanardi allude alla regolariz­zazione decisa quando ministro dell’Interno era Pisanu nel 2002. I leghisti però hanno sem­pre detto di non volere sanato­ria. Vedrà che non la chiameran­no sanatoria, ma faranno lo stes­so qualcosa.

Che cosa, per esempio?
Il ministro dell’Interno Maroni è stato intervistato l’altro gior­no proprio su questo punto. Un poliziotto incontra una badan­te non in regola: la arresta? «No, dice il ministro, la legge penale non ha effetto retroatti­vo, pertanto il reato di clande­stinità non si può applicare a chi è già entrato in Italia anche irregolarmente. Quindi né arre­sto né espulsione». Ma Caldero­li, altro ministro leghista non ci sta e ieri ha detto: « ora di finirla con l’idea che questo sia il Paese del ’fatta la legge, trova­to l’inganno’»,

La tesi di Maroni sta in piedi?
Mica tanto. Il Sole 24 Ore ha fat­to un giro di telefonate tra gli esperti e la risposta è stata una­nime: «L’articolo 10-bis della legge appena approvata parla di ’ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato’. Puni­sce non solo chi entra clandesti­namente, ma anche chi in Italia continua a vivere in questa con­dizione. Quindi chiunque, an­che se badante o colf o comun­que lavoratrice o lavoratore, in assenza di permesso di soggior­no è destinatario, in teoria, di espulsione e, da ieri, di condan­na penale per il reato di clande­stinità, con l’entrata in vigore del pacchetto sicurezza». vero che si tratta di teoria, perché nei fatti nessun agente si mette­rà a dar la caccia a queste don­ne... Però, però: non si può la­sciare in vigore una teoria fidan­do che nella pratica nessuno ap­plicherà la legge fino in fondo. Questo è il modo sicuro di svuo­tare di significato l’attività del Parlamento, già screditata pro­prio dal fatto che a fronte di un enorme numero di leggi in vigo­re (200 mila) qui sembra di vive­re, in ogni campo, nel più gran­de caos normativo.

Quindi?
Le badanti in attesa di regolariz­zazione sono 500 mila. Che il go­verno intenda far qualcosa è si­curo e si può leggere la presa di posizione di Giovanardi come un modo di mettere il cappello su un’iniziativa che è pratica­mente scritta. L’anno scorso, quando cominciò il viaggio di questo disegno di legge sulla si­curezza, il problema delle ba­danti era già uscito fuori e tutti i ministri interessati avevano pre­so posizioni rassicuranti. Roton­di (ministro per l’Attuazione del programma): «Le badanti rap­presentano una risorsa per l’Ita­lia. Pugno di ferro contro chi de­linque, ma a colf e badanti biso­gna guardare con un’attenzione diversa». La Carfagna (Pari Op­portunità) sottoscrisse. Lo stes­so Maroni disse: «Non ci può es­sere sanatoria per chi è entrato irregolarmente ma terremo con­to di quelle situazioni che han­no un forte impatto sociale, co­me il caso delle badanti».

Potrebbero essere messe in regola tutte e 500 mila?
Nel 2002, quando ci fu la sanato­ria di Berlusconi sugli stranieri irregolari, il totale di lavoratori domestici visibili raddoppiò di­ventando di 552.069. Qualcosa del genere – si chiami sanatoria o no – dovrà succedere anche adesso. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 6/7/2009]