La Gazzetta dello Sport, 9 agosto 2009
Il Superenalotto italiano detiene a questo punto due record: è il gioco col premio più alto al mondo in questo momento dato che i 123 milioni messi in palio ieri sono superiori sia al montepremi dell’americano Powerball – l’ultima volta a 112 milioni di jackpot – sia all’altra lotteria americana, il Mega Millions, che sta a 102 milioni

Il Superenalotto italiano detiene a questo punto due record: è il gioco col premio più alto al mondo in questo momento dato che i 123 milioni messi in palio ieri sono superiori sia al montepremi dell’americano Powerball – l’ultima volta a 112 milioni di jackpot – sia all’altra lotteria americana, il Mega Millions, che sta a 102 milioni. L’Euromillions, con 42 milioni, è a una distanza abissale. Inoltre, non essendo uscita neanche ieri sera la sestina, martedì il montepremi del Superenalotto potrebbe superare i 126 milioni vinti l’8 maggio all’Euromillions da una sconosciuta spagnola e diventare la quinta vincita di tutti i tempi nel mondo. Una classifica che vede al primo posto i 390 milioni di dollari vinti da due americani nel 2007 (Mega Millions), i 365 milioni regalati a otto tizi che nel 2006, trovandosi a un macello del Nebraska, avevano comprato insieme un biglietto del Powerball, i 363 del Big Game del 2000, divisi tra la famiglia Ross del Michigan e la famiglia Kainz dell’Illinois, e i 183 milioni di euro vinti all’Euromillions nel 2006 da tre anonimi (due francesi e un portoghese). Questa è la più alta vincita europea di tutti i tempi e il Superenalotto è a questo punto al secondo posto.
• Sono record di cui dobbiamo andare fieri?
No, ma in ogni caso bisogna considerare il Superenalotto campione del mondo, perché la popolazione teorica dei giocanti in Italia è di 60 milioni (stiamo facendo scendere in campo anche i poppanti), quella americana di 360 milioni. E anche l’Euromillions è un gioco partecipato da molti paesi europei: cominciarono Francia, Spagna e Regno Unito e adesso ce ne stanno dentro altri sei. Saremmo dunque giocatori più accaniti degli altri? No, non è questo. Il fatto è che nessuna lotteria al mondo è difficile come la nostra: le probabilità di fare 6, come abbiamo già ricordato giorni fa, sono 1 su 622 milioni 614 mila 630. Poiché si giocano sempre due colonne, 1 su 311 milioni e passa. Enorme. Più probabile morire inceneriti da un fulmine.
• Non sarà la crisi che ci fa giocare di più?
Mah. Emilio Petrone, amministratore delegato di Sisal, dice che «il gioco in generale non cresce nei periodi di crisi, come qualcuno pensa». I dati che le dirò tra poco sembrerebbero smentirlo. Un jackpot alto attira invece di sicuro gli scommettitori. Dal 1˚ gennaio al 31 luglio la sestina ha fatto spendere agli italiani il 60% in più del 2008. E non dimentichiamo che il 99,99 per cento dei giocatori non ha intascato neanche un euro, cioè ha perso per intero la sua giocata.
• Chi ha vinto il 6 più ricco?
Un anonimo di Catania che s’è portato a casa 100 milioni lo scorso ottobre.
• Ma quanto si giocano alla fine gli italiani?
Nel solo mese di luglio i milioni giocati al Superenalotto sono stati 441. Non creda che questo faccia della sestina la scommessa più popolare. I dati di luglio forniscono questa classifica: 1˚ le new slot con 2 miliardi di incassi. Secondo il Gratta e Vinci, 743 milioni di raccolta. Lotto: 494 milioni. Superenalotto 441. Skill Games (tipo il poker on line) 184 milioni. Ippica 136 milioni. Altre scommesse sportive: 142 milioni. Il Bingo – che all’inizio aveva suscitato gli entusiasmi – ha prodotto in un mese appena 108 milioni, cioè il 2,5% di tutta la torta. In sette mesi gli italiani hanno riversato in tutto il gioco legale 30,5 miliardi, tre in più rispetto al 2008. Si ipotizza che al 31 dicembre i miliardi giocati potrebbero essere 52, cinque in più del 2008. L’anno scorso l’erario s’è messo in tasca 7,7 miliardi. Ma non è questo che deve impressionarla, quanto piuttosto quest’altro fatto: Tremonti ha predisposto l’anno scorso, tra la disperazione generale, una manovra da 30 miliardi in tre anni, cioè 10 miliardi l’anno. Nei primi sette mesi del 2009, gli italiani ne hanno già buttati via una trentina, e dico «buttati via» a ragion veduta, perché la maggior parte degli scommettitori non ha incassato un euro. Dunque, siamo capaci di farci da soli molto più male di quanto riesca al nostro ministro dell’Economia.
• Mi sorprende che il Superenalotto non sia il gioco più giocato.
Il gioco più giocato è quello delle slot machine, o new slots, dove si possono vincere al massimo 50 o 100 euro. Quei 2 miliardi di incassi per il mese di luglio, che le ho citato prima, rappresentano il 48% di tutto il giro delle scommesse legali. Un numero su cui, effettivamente, c’è da riflettere. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 9/8/2009]