La Gazzetta dello Sport, 3 settembre 2009
Nonostante l’influenza, per ora le scuole apriranno regolarmente, alla data prevista in ciascuna regione, orientativamente a partire dal 14 settembre

Nonostante l’influenza, per ora le scuole apriranno regolarmente, alla data prevista in ciascuna regione, orientativamente a partire dal 14 settembre. Ieri c’è stata una riunione al ministero della Salute, presenti il sottosegretario Fazio, i rappresentanti delle Regioni e quelli dei medici e l’idea, lanciata da alcuni pediatri, di rinviare l’apertura dell’anno scolastico è stata respinta. Si potrebbe decidere, casomai, la chiusura, in qualunque momento, di quegli istituti in cui dovessero ammalarsi almeno tre persone contemporaneamente, tra gli insegnanti, gli alunni o il personale.
• Quand’è che la nuova influenza comincerà a fare sul serio?
Il sottosegretario Fazio ha precisato che il contagio viaggia con un ritardo di circa un mese sulla tabella di diffusione prevista, un vantaggio importante dato che i vaccini, considerando anche i test, non potranno essere pronti prima di novembre. Il 12 ottobre vi sarà anche una riunione dei ministri della Salute dei 27 Paesi dell’Unione europea. Discuteranno, tra l’altro, dell’accesso ai vaccini, della vaccinazione in alcuni Paesi europei meno preparati e della solidarietà internazionale. Il ministro svedese Maria Larsson, che ha dato l’annuncio, ha ricordato che «nessun Paese può evitare di essere colpito dalle conseguenze della nuova influenza».
• Avevo sentito di un morto, il primo morto italiano.
S’era diffusa questa notizia a metà giornata, ma è stata smentita. A Napoli, ospedale Cotugno, c’è un paziente di 50 anni, D.G., in condizioni molto gravi. Ha preso questa nuova influenza e già soffriva di insufficienza renale, diabete e cardiomiopatia dilatativa. Anche se si diffonde con grande rapidità, l’influenza A/H1N1 ha effetti blandi e non crea problemi particolari. A meno che il fisico non sia già debilitato. La maggior parte dei decessi nel mondo riguarda infatti persone affette da sindromi molto serie e colpite a un tratto dal nuovo virus. A Napoli, sempre al Cotugno, ci sono altri due malati, ma non destano preoccupazione. F.F., l’operaio di 24 anni che combatte tra la vita e la morte in un polmone d’acciaio di Monza, ieri sera risultava leggermente peggiorato, per una possibile sovrainfezione polmonare. Fazio ha comunicato che gli italiani colpiti dal virus sono fino a questo momento circa 2700.
• Novità sul vaccino?
Fazio prevede il picco massimo del contagio tra il 18 dicembre e il 18 gennaio. A suo dire cadranno malati, in una quindicina di giorni, tra 1,5 e 3 milioni di italiani. I vaccini saranno disponibili al più tardi il 15 novembre. Fazio ha detto: «Stiamo preparando un piano logistico dettagliato per la distribuzione dei vaccini alle Regioni». Bisognerà anche fare in modo che il vaccino per la nuova influenza non si sovrapponga al vaccino per l’influenza normale, di cui si prevede comunque una domanda aumentata del 20%. Nella prima fase saranno vaccinate 8,6 milioni di persone, dando la precedenza agli operatori sanitari e ai soggetti a rischio. In seguito – in base a quello che è stato detto qualche giorno fa, a partire dal 31 gennaio – verranno vaccinati altre 15,4 milioni di italiani. L’Istituto Superiore di Sanità sostiene che in questo modo la pandemia sarà debellata entro aprile.
• Donne incinte? Bambini?
Per le donne incinte bisognerà procedere con la massima prudenza e sapendo che la nuova influenza non danneggia il feto. Quindi, come sempre in gravidanza, ricorrere ai farmaci solo se assolutamente necessario. I bambini sono invece i soggetti più a rischio, specie se hanno meno di due anni. Ma tutte queste misure di prevenzione o di profilassi devono essere pensate considerando che siamo di fronte a un malattia pochissimo pericolosa e che uccide meno dell’influenza normale, almeno stando ai dati e alle valutazioni rese note finora. Si ribadisce quindi, da parte di tutti, di non correre in farmacia a rifornirsi di Tamiflu o di altri antibiotici perché questo può avere l’effetto contrario di aiutare il virus a mutarsi in una forma più dannosa o comunque più resistente alle terapie. Stare molto tranquilli e non preoccuparsi.
• Ho sentito che anche Lotito, il presidente della Lazio, ha raccomandato di non diffondere il panico. Che cos’è questa storia degli sportivi?
Pare che lo spogliatoio sia un posto dove i virus organizzano grandi festini. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 3/9/2009]