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 2010  giugno 11 Venerdì calendario

L’altro giorno, in un residence di Magaliesburg – un centro sudafricano a nordovest di Johannesburg ”, un commando armato ha sorpreso tre giornalisti portoghesi e li ha rapinati (niente feriti)

L’altro giorno, in un residence di Magaliesburg – un centro sudafricano a nordovest di Johannesburg ”, un commando armato ha sorpreso tre giornalisti portoghesi e li ha rapinati (niente feriti). Ieri, a Johannesburg, è capitata la stessa cosa a un gruppo di giornalisti cinesi: accostata la macchina a un marciapiede per parcheggiare, quando hanno aperto la portiera si sono visti intimare da un gruppo armato la consegna dei portafogli e delle macchine fotografiche. Neanche qui ci sono stati feriti. Invano, poco dopo, i giornalisti cinesi hanno letto una raccomandazione del loro consolato secondo la quale non bisogna mai girare con grosse somme di denaro e, se si sente qualcuno bussare al vetro dell’automobile, non si deve assolutamente abbassare il finestrino.

Che ne dice?
Il Sudafrica ha due problemi enormi, e uno di questi due problemi è la malavita. La media annuale delle violenze sessuali è di 71.500 donne stuprate ogni anno, la media degli assassinii è di 18 mila, i furti denunciati sono più di ottomila. Secondo i dati Onu riferiti al 2008, in Sudafrica si uccide un uomo ogni mezz’ora (in Italia tra uno e due al giorno). Solo la Colombia, nella terribile classifica stilata dalle Nazioni Unite, è più pericolosa del Paese dove da oggi si disputano i Mondiali. I dati sulle violazioni dei diritti civili, resi noti nel settembre scorso dall’ICI, un osservatorio indipendente, provano che il numero degli omicidi e delle morti violente per mano dei poliziotti è in linea con quello dei tempi dell’apartheid. 556 sospetti morti ammazzati tra aprile 2008 e lo stesso mese nel 2009. Nel 1976 erano stati 653 e nel 1985, all’alba di uno stato d’emergenza che sarebbe durato un lustro, 763.

E’ giusto paragonare il Sudafrica con l’Italia, come ha fatto lei? A guardare la cartina geografica il paese mi sembra molto più grande del nostro, dunque avrà anche più abitanti.
Il Sudafrica è grande quattro volte l’Italia, ma è abitato solo da 49,6 milioni di persone (l’Italia ha superato i 60 milioni). Più del 10 per cento degli abitanti è malato di Aids, che è il secondo grande problema del Paese. Si tratta di 5,4 milioni di uomini e donne. Di questi circa 2 milioni ignorano di essere sieropositivi e solo un milione riceve le cure mediche adeguate. Gli orfani a causa dell’Aids sono 1,4 milioni, i bambini colpiti dal virus Hiv 280mila. Anche a causa di questo, l’aspettativa di vita nel paese è diminuita: era di 62 anni nel 1995, è scesa a 48 anni nell’ultima rilevazione del 2005. In Italia, se le piace continuare il confronto, i maschi contano ormai di vivere fin quasi a 80 anni e le femmine fin quasi a 85.

Che storia ha questo paese? Era una colonia? E di chi?
Il primo insediamento occidentale nella regione fu olandese. Si trattava della Compagnia Olandese delle Indie orientali, una potenza economica di cinque secoli fa. Sbarcarono nel posto che poi sarebbe diventato Città del Capo nel 1652 e diedero vita alla comunità boera, formata da europei di diverse origini. Alla fine del XVIII secolo la zona fu occupata dagli inglesi che nel 1902, dopo una serie di guerre contro i boeri, occuparono il Sudafrica ponendo fine alla Repubblica del Transvaal e allo Stato Libero dell’Orange. Gli inglesi fecero del Sudafrica un dominion del Commowealth, chiamando il paese Unione Sudafricana. La piena indipendenza fu raggiunta nel 1931. Dopo la guerra, con la vittoria dei bianchi razzisti, si inaugurò il terribile periodo dell’apartheid, che isolò il Paese dal resto del mondo occidentale. Come abbiamo raccontato ieri, l’apartheid venne abrogato nel 1991. Oggi il Sudafrica è una democrazia. Con tanti problemi gravissimi: ma una democrazia.

Ci sono più neri o più bianchi?
In Sudafrica ci sono 16 gruppi etnici. Si parlano 11 lingue. Le razze ufficialmente censite sono quattro: africani (39,5 milioni, 79,3% della popolazione, neri), coloured (4,5 milioni, 9,1% della popolazione, meticci), bianchi (4,4 milioni, 9%), indian/asiatici (1,2 milioni, 2,6%).

• E sono più ricchi o più poveri di noi?
E’ un paese ricco, e senza debiti: l’indebitamento è pari al 7% del Pil, contro il nostro 120%. il primo produttore al mondo di platino, il terzo di oro, il quarto di diamanti. il paese africano più industrializzato. Il Pil medio pro-capite è di 10.600 dollari l’anno, buono se si considera che i prezzi sono piuttosto contenuti (l’indice McDonald Burger dell’Economist prezza a 2,44 dollari il Big Mac contro i 4,62 dell’Europa e i 3,58 degli Usa). Ci sono tuttavia un paio di ”ma”: il 40% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, il 34% è disoccupato, il 13,6% è analfabeta. E inoltre: l’80% della terra, dell’attività finanziaria e delle aziende e il 100% delle miniere sono nelle mani del 9% bianco. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 11/6/2010]