La Gazzetta dello Sport, 16 luglio 2010
Il Senato ha approvato ieri la manovras finanziaria, quella da 24,9 miliardi in due anni, quella che Tremonti ha concepito per non farci fare la fine della Grecia

Il Senato ha approvato ieri la manovras finanziaria, quella da 24,9 miliardi in due anni, quella che Tremonti ha concepito per non farci fare la fine della Grecia. 170 sì, 136 no, nessun astenuto. Gruppi schierati come previsto: Pdl, Lega, Mpa favorevoli, Pd, Idv, Udc e Alleanza per l’Italia contrari. Nessun astenuto. I tagli da 10 miliardi alle Regioni sono stati confermati, idem quelli alle Province (800 milioni) e ai Comuni (4 miliardi). I Comuni, attraverso la loro Associazione Nazionale presieduta da Chiamparino (sindaco di Torino), hanno espresso parere negativo e si propongono di verificare entro ottobre se la manovra può essere cambiata. Le Regioni hanno rinunciato alla riconsegna delle deleghe, ma chiedono un tavolo per discutere immediatamente di un “riequilibrio dei tagli”. Tremonti è soddisfatto: «Il Senato ha migliorato il testo. Pomigliano farà la Panda. Fiducia porta fiducia».
• Quindi?
Quindi lei pagherà l’autostrada un millesimo in più al chilometro, come del resto sta già avvenendo dal 1° luglio. E, se imboccherà la Salerno-Reggio Calabria, dovrà tirare fuori i soldi. In mezzo ai 1.270 chilometri di strade non più gratuite, c’è anche quella tratta disgraziata, oltre al Raccordo anulare di Roma per chi entra in città. La Regione Lazio e la Provincia di Torino ricorreranno al Tar. Le associazioni dei consumatori pure.
• Che altro?
Gli statali. Alla fine, è la categoria più colpita. Dal 2011 al 2013 i contratti del pubblico impiego non saranno rinnovati, gli stipendi saranno congelati ai livelli del 2010 e il turn over sarà ridotto: come regola generale ci sarà un nuovo assunto ogni 5 pensionati, nelle università uno ogni due pensionati. Nell’esercito e nelle forze di sicurezza il ricambio non sarà modificato. Alla fine di questi due anni i dipendenti pubblici passeranno dagli attuali 3,3 a 2,9 milioni. In più il trattamento di fine rapporto (Tfr) sarà versato in due rate se l’importo complessivo è superiore ai 90mila euro; se supera i 150mila euro sarà diviso in tre rate. Poi: le lavoratrici statali dal 2012 non potranno andare in pensione se non avranno compiuto 65 anni (la norma riguarda 20-25 mila donne). Nuove norme sulle pensioni riguardano poi statali e non: dal 2011 si passerà dalle finestre fisse alla finestra mobile: si potrà andare in pensione dodici mesi dopo la maturazione dei requisiti vigenti nel caso dei dipendenti e dopo 18 mesi nel caso dei lavoratori autonomi. Dal 2015 i requisiti di età e la somma tra età e contributi per le pensioni di anzianità e i requisiti per le pensioni di vecchiaia verranno aggiornati ogni tre anni per tener conto dell’aumento dell’aspettativa di vita secondo i calcoli dell’Istat. Per la prima applicazione l’aumento dell’età non potrà superare i tre mesi. In deroga alla norma, il secondo aggiornamento scatterà dal 2019.
• Avevo sentito che si promettevano fuoco e fiamme contro gli evasori.
Sì, l’impegno può essere suddiviso in tre punti. Primo punto: l’Inps farà 250 mila verifiche entro la fine dell’anno sui detentori di pensioni d’invalidità. È rimasta ferma invece la quota d’invalidità minima per ricevere l’assegno, 74% e non più 85. Secondo punto: Per migliorare la lotta agli evasori fiscali e aumentare le entrate sarà adottato un nuovo redditometro: per valutare il reale reddito del contribuente si terrà conto, tra l’altro, del possesso di mini-car, dell’iscrizione in circoli esclusivi, dei viaggi ecc. L’accertamento scatterà con uno scostamento del reddito dichiarato da quello presunto superiore al 20%. Per controllare meglio le entrate di autonomi e professionisti, la manovra impone di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti ai fini Iva superiori ai 3mila euro e vieta i pagamenti in contanti sopra i 5mila euro. Terzo punto: Due milioni di case fantasma, cioè mai dichiarate al catasto, sono state individuate e fotografate dall’Agenzia del Territorio. L’elenco è già stato pubblicato dalle Agenzie delle Entrate e per i proprietari c’è tempo fino al 31 dicembre 2010 per mettersi in regola. Stessa scadenza per chi abbia costruito ex novo o ampliato immobili già esistenti senza comunicarlo al catasto («gli interventi edilizi che abbiano determinato una variazione di consistenza, ovvero di destinazione»). I controlli successivi saranno assicurati da Territorio e Comuni.
• I politici se lo sono tagliato lo stipendio o no?
Una parte irrisoria: il 10% della parte che eccede gli 80 mila euro lordi. È stato ridotto del 10% anche il finanziamento ai partiti. Tagli del 10% ai ministeri, tagli alle buste paga dei dirigenti pubblici, il 5% della parte che eccede i 90 mila euro e del 10% della parte che eccede i 130 mila.
• La cultura?
Per ora niente. È stato invece ridotto del 12,5% il prezzo dei farmaci generici-equivalenti. Solo fino al 31 dicembre 2010, però. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 16/7/2010]