La Gazzetta dello Sport, 19 dicembre 2010
Sabato è nevicato persino a Roma… Niente di grave, una spruzzata intorno a mezzogiorno, di cui si sono accorti solo gli abitanti del centro

Sabato è nevicato persino a Roma… Niente di grave, una spruzzata intorno a mezzogiorno, di cui si sono accorti solo gli abitanti del centro. Ben diversa la situazione nel resto del Paese…
• È migliorata però, no? Ieri faceva meno freddo.
Per modo di dire. Sulla A1 la situazione è tornata regolare solo nel tardo pomeriggio di sabato, a più di due ore dalla riapertura della direttrice. Poi è andata in tilt la superstrada Firenze-Siena. Tra Bargino e Firenze s’è formata una coda di 30 chilometri, provocata dai controlli al casello A1 della Firenze-Certosa: non si poteva proseguire senza catene o gomme da neve. Mentre scriviamo (ieri sera poco prima delle 22) la coda era ridotta a 13 chilometri. C’è anche un rallentamento sulla statale dell’Abetone. In Emilia-Romagna invece la situazione è tornata normale. I treni si portano dietro i ritardi accumulati tra venerdì e sabato, di cui oggi forse non ci sarà più traccia. Ha sofferto soprattutto l’Intercity Salerno-Torino, partito venerdì mattina e arrivato a destinazione con 13 ore di ritardo dopo essere stato fermo per dieci ore alla stazione di Livorno. I 400 passeggeri sono stati rifocillati e visitati. A Firenze Santa Maria Novella la neve aveva ricoperto completamente i binari, i tecnici hanno lavorato tutta la notte per ripristinare il traffico. Altri guai in Friuli Venezia Giulia per la formazione di ghiaccio sui cavi dell’alimentazione elettrica: la corrente non arrivava ai locomotori. In Abruzzo è stata interrotta la Roma-Sulmona. Le Ferrovie hanno comunicato che tutto è però tornato normale da ieri mattina, tranne che su qualche linea locale.
• Ho letto di Casini…
Sì, il capo dell’Udc doveva raggiungere Pavullo nel Frignano (Modena) da Palermo passando per Roma. Ha mollato la scorta in autostrada e raggiunto Bologna in aereo. Altra vittima famosa dell’ingorgo il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, bloccato da mezzanotte alle 11 di mattina all’uscita Val d’Arno. Avverto che in questo momento non si può partire in macchina senza catene o gomme da inverno. Informazioni su Radio Rtl 102.5 o Isoradio 103.3 oppure sul sito www.autostrade.it (call center 840.042121).
• Le colpe?
Il presidente della Regione Toscana parla di «uno scandalo nazionale. Le Ferrovie, l’Anas, la Società autostrade hanno abbandonato la Toscana. E sono anche talmente spudorate da negare l’evidenza dei fatti. Ma io preparerò un dossier su quanto accaduto e lo porterò alla Procura della Repubblica. Chiedo a tutti i cittadini che hanno dovuto subire disagi e disservizi di inviarmi le loro testimonianze, in forma scritta, con foto, filmati e quant’altro. Questo allo scopo di costruire il dossier che sosterrà l’azione legale collettiva (detta anche class action - ndr) per il risarcimento dei danni subiti a causa delle inadempienze e delle responsabilità di Ferrovie, Anas, Autostrade e Global Service per quanto riguarda la Firenze-Pisa-Livorno». Il presidente parla di cinquemila persone bloccate a Santa Maria Novella, «quello che è accaduto è un vero disastro, e per pochi centimetri di neve». Il ministro Matteoli ha convocato i vertici di Anas, Fs, Autostrade e Protezione civile per fare il punto della situazione. Beh, se tutti costoro vogliono davvero mettere insieme un dossier di segnalazioni, preparino parecchi faldoni. Solo tra Valdarno e Firenze la coda ha raggiunto i 38 chilometri, con gente chiusa in macchina al gelo tutta la notte. Le agenzie garantiscono che forze dell’ordine e volontari hanno distribuito coperte, viveri e bevande calde. La Protezione civile di Firenze ha organizzato con i vigili del fuoco un mezzo carico di derrate alimentari, con il quale ha risalito la coda da Firenze Sud a Incisa, centro della crisi.
• Come si difendono gli accusati?
C’è una dichiarazione del nuovo capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, subentrato a Bertolaso e mi pare alla sua prima prova difficile. Ha accusato il «sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in autostrada senza attrezzature adeguate». Può darsi che non abbia tutti i torti. Però una paralisi così totale e che ha riguardato anche le ferrovie e gli aerei (il Vespucci di Firenze è stato riaperto ieri alle 17, Pisa riapre stamattina, nello scalo bergamasco di Orio al Serio 3.900 persone sono rimaste a terra per la cancellazione di 28 voli Ryanair) non si spiega solo con i passeggeri che partono disinformati o senza attrezzature. Sa qual è la cosa più deprimente?
• Quale?
Che l’anno scorso, proprio in questi giorni, abbiamo scritto un articolo molto simile a questo… [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 19/12/2010]