La Gazzetta dello Sport, 18 gennaio 2011
L’incartamento della Procura è arrivato sul tavolo della Giunta per le autorizzazioni a procedere: 389 pagine in cui si dimostra, secondo i giudici di Milano, che Berlusconi organizzava in casa sua orge e festini con donne procurate da Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti

L’incartamento della Procura è arrivato sul tavolo della Giunta per le autorizzazioni a procedere: 389 pagine in cui si dimostra, secondo i giudici di Milano, che Berlusconi organizzava in casa sua orge e festini con donne procurate da Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Quindi – dicono i magistrati – provvedete ad autorizzare la perquisizione in casa del ragionier Spinelli che, per conto del Cavaliere, pagava le ragazze. Dell’incartamento non si possono fare fotocopie ed è chiuso in una stanza dove nessuno può entrate, tranne i 21 membri della Giunta. Guardie anche nell’anticamera e giuramento da parte del presidente Castagnetti: «Non trapelerà niente». Qualcosa tuttavia – grazie a qualche chiacchiera di chi ha letto – è trapelato.
• Che cosa?
È il solito spettacolo di squallore di cui abbiamo avuta l’eco anche altre volte, e non solo riguardo a Berlusconi. Si tratta di intercettazioni di ragazze che parlano tra di loro o con amici o, nel caso di Ruby, una volta persino con il padre. Qualcuno chiede a Ruby: «Ma tu per lui che cosa sei?» e lei risponde: «Un culo». Un’altra ragazza, in un’altra telefonata, dice: «È allucinante. Non hai idea di quello che succede lì. Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano. Un puttanio». Un’altra pronuncia la parola «desolazione». Uno degli ospiti racconta che le ragazze girano in mutandine e basta, e le pacche, davanti a tutti, si sprecano. Ragazza: «Ma come fa a lavorare la mattina dopo, dopo aver fatto quelle cose lì?». La deputata Maria Rosaria Rossi a Emilio Fede: «Ma tu stai venendo qui?» «Sì, verso le 21 21 e 15. Ho anche due amiche mie». Maria Rosaria: «Che palle che sei, quindi bunga bunga, due del mattino, ti saluto…».
• Penalmente?
Penalmente non lo so. Nella richiesta di autorizzazione a procedere (pubblica), i giudici scrivono con sicurezza: «Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest’ultimo». Per affermare questo, le intercettazioni trapelate mi paiono francamente insufficienti. Bisognerebbe dimostrare che c’è stata una sorta di contratto preventivo, come avviene appunto quando si carica una prostituta in macchina e si domanda prima: «Quanto?». Le prostitute vere si fanno pagare in anticipo. Queste disgraziate con i labbroni che andavano ad Arcore potrebbero solo essere delle sciroccate che speravano di ottenere qualcosa… È – tecnicamente parlando – prostituzione? Una sola telefonata mi pare capace di mettere in difficoltà il presidente del Consiglio sul piano penale: a una ragazza l’entourage del Cavaliere avrebbe detto «O sei pronta a tutto o prendi il taxi e te ne vai». Tutte queste frasi potrebbero però anche contenere una dose di millanteria, come ha già avvertito Berlusconi nel suo messaggio di domenica sera. È pure strano che, dalle intercettazioni, abbiano spesso l’aria di essere appena cascate dal pero.
• Parecchie hanno poi effettivamente ottenuto qualcosa.
Potrebbe essere liberalità, riconoscenza. Sto parlando dal punto di vista della difesa e tenendomi lontano volutamente dal piano morale e del buon gusto. «Io non ho mai pagato nessuna donna» ha detto Berlusconi, e infatti le pagava Spinelli, fatto che però va provato e in un quadro di indiscutibile mercimonio. I giudici hanno chiesto alla Camera di perquisire l’ufficio di Spinelli, area della presidenza del Consiglio, ma la Camera, dove c’è ancora la maggioranza di centro-destra, gli dirà certamente di no.
• C’è però il caso Ruby, la minorenne.
Bisogna dimostrare due cose: che Berlusconi sapeva della minore età, e che ci ha fatto sesso. Intercettazioni di Ruby e un’anticipazione di Vanity Fair mostrerebbero con un certo fondamento che della minore età il Cavaliere era informato. Ruby litigò a un certo punto con Lele Mora perché aveva saltato un cast, e gli gridò: «A 17 anni posso fare quello che voglio…». Lele Mora la cacciò via e avvertì Berlusconi. Berlusconi la chiamò intimandole di non farsi più vedere. Poi però, come si evince dai tracciati del cellulare, ritornò da lui parecchie volte. In un’altra telefonata dice di avergli chiesto cinque milioni per stare zitta.
• Notizie sulla fidanzata del Cavaliere?
Niente di nuovo. Dopo Francesca Pascale, Nicole Minetti, Cristina Ravot, Federica Gagliardi, Graziana Capone ieri si facevano i nomi di Roberta Bonasia e Sabrina Began. Mi paiono nomi buttati lì a caso. Non dimentichiamo per favore due notizie: Emilio Fede ha detto ieri sera al Tg4 che se fossero provate le accuse contro di lui lascerebbe la direzione del telegiornale; il Financial Times ha scritto su quest’ultimo caso che «è una profonda vergogna per l’Italia». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 18/1/2011]