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 2011  febbraio 09 Mercoledì calendario

Berlusconi è forse riuscito a chiudere il fronte politico, dato che a quanto pare ha ormai la maggioranza assoluta dei consensi alla Camera

Berlusconi è forse riuscito a chiudere il fronte politico, dato che a quanto pare ha ormai la maggioranza assoluta dei consensi alla Camera. Resta invece aperto il fronte giudiziario: i magistrati milanesi che indagano sul caso Ruby (presunto sesso con minorenne e presunta concussione sulla Questura di Milano per indurla a lasciar libera la ragazza con la scusa che era la nipote di Mubarak) hanno stralciato la posizione del premier da quelle degli altri indagati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.

Che significa “stralciato”?
Significa che Berlusconi subirà un processo diverso da quello degli altri imputati. Diversi giudici, forse diverse sentenze e soprattutto diversa procedura. Fede, Lele e Minetti affronteranno i loro giudici normalmente, secondo il cosiddetto rito ordinario (chiusura delle indagini e rinvio a giudizio). Per il presidente del Consiglio, invece, i suoi accusatori chiederanno l’ormai famoso rito immediato per la concussione e per la prostituzione minorile. Con il rito immediato si salta la fase preliminare e questo è possibile quando le prove della colpevolezza sono evidenti oppure quando l’imputato, invitato a un interrogatorio, ha rifiutato di presentarsi. Sappiamo che Berlusconi non ha accettato l’invito a comparire di qualche settimana fa, pure la Boccassini e gli altri avevano fatto sapere della loro intenzione di chiedere il rito immediato prima ancora di verificare se il Cav si sarebbe presentato o no. Dunque sono certi che le prove della colpevolezza di Berlusconi sono evidenti. Secondo loro la Questura di Milano è stata palesemente concussa (cioè ha dovuto liberare la giovane marocchina per la forza esibita e minacciosa dell’interlocutore) e non ci sono dubbi che il premier abbia indotto Ruby a fare sesso per denaro.

Su che si basa questa evidenza?
Intercettazioni, racconti delle serate in cui si svolgeva il celebre bunga-bunga, si dice che vi siano in giro anche foto o filmini, un pantano nel quale sta sguazzando adesso parecchia gente, giornalisti compresi e anche piccoli ricattatori. D’altra parte Ruby ha sempre negato di essere andata a letto con Berlusconi e questo è sicuramente un punto a vantaggio della difesa. Quanto alla concussione, la posizione del Cavaliere è che lui credeva davvero che la ragazza fosse la nipote di Mubarak e il suo intervento va quindi letto nel quadro di una preoccupazione diplomatica, liberando Ruby si evitava una delicata querelle internazionale. Non ha nessuna importanza che io e lei ridacchiamo mentre sentiamo questa storia: in tribunale si entra presunti innocenti ed è l’accusa che deve portare le prove della colpevolezza. Quindi Berlusconi va creduto fino a prova contraria. L’impressione, nonostante tutto il can can che dura da mesi, è che la partita sia meno facile, per la Procura, di quello che si può credere.

Ma è possibile che per la stessa storia si svolgano processi diversi?
Ghedini, l’avvocato di Berlusconi, ieri ha detto che i giudici violano la Costituzione. Gaetano Pecorella, importante avvocato del Pdl, ha invece spiegato che, come procedura, i magistrati possono fare quello che vogliono. La richiesta di rito immediato sarà rivolta al gip, il quale è tenuto a rispondere in cinque giorni, un termine che può però essere prolungato. Intorno alle accuse principali ci sono altre chiacchiere e altre inchieste. Un’altra minorenne è stata tirata in mezzo a un certo punto, di nome Iris Berardi, presente ad Arcore la notte tra il 12 e il 13 dicembre. Bruti Liberati, capo della Procura di Milano, ha fatto sapere che non sarà tirata dentro come parte lesa, dunque questo lato della storia si è sgonfiato. C’è anche un’inchiesta a Napoli, in cui i giudici di quella città ipotizzano un giro di prostituzione nel quale sarebbe coinvolta un’attricetta di nome Sara Tommasi, una che mandava sms al premier e a cui il premier non rispondeva mai. Magistrati di Napoli e magistrati di Milano si incontreranno per vedere se tra i due casi c’è qualche connessione che possa ulteriormente allargare il sospetto. Vertici ne ha fatti pure Berlusconi, che proprio ieri è stato parecchie ore a discutere con i suoi avvocati.

Conseguenze politiche di tutta la storia?
Mah. In qualunque altro paese un premier accusato di concussione su una questura e di seduzione di minorenne se ne sarebbe andato a casa in poche ore. Qui la cosa risulta impossibile, perché Berlusconi considera la magistratura un partito di eversori, delle cui opinioni e sentenze si ha perciò diritto di non tener conto. Secondo me, neanche se fosse costretto a difendersi in aula, neanche se fosse condannato, farebbe una piega. Certo se la Procura di Milano uscisse poi sconfitta dal dibattimento… In secondo luogo, i sondaggi rivelano che il capo del governo ha perso qualche punto, ma che nell’insieme lui e il Pdl restano maggioranza nel Paese. Se si andasse alle elezioni il Cav vincerebbe di nuovo. Qui il discorso si farebbe troppo lungo. Ma insomma è chiaro che le alternative offerte da tutti gli altri non incontrano, e che i moderati, sentendosi dire da Pd, Idv, Nichi Vendola, Casini, futuristi e quant’altro quello che si sentono dire, preferiscono tenersi stretto il centro-destra attuale. Alla fine, come abbiamo già detto, i più inquieti sono i leghisti. Berlusconi si sente talmente forte da aver deciso di contrattaccare proprio sulla giustizia.

Come farà?
Il 15 la Commissione Giustizia della Camera riprenderà la discussione sul processo breve, quello che contingenta i tempi del processo e a cui il presidente del Consiglio vuol dare valore retroattivo. L’opposizione e i magistrati strillano, ma a quanto pare il governo non sente ragioni e andrà avanti. Sarà poi ripresa in considerazione la legge che limita drasticamente le intercettazioni. Anche qui strillano tutti. Ma abbastanza inutilmente. I numeri, per ora, ce li ha lui. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 9/2/2011]