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 2011  marzo 30 Mercoledì calendario

A Lampedusa ci sono adesso 6.200 immigrati contro 5.000 abitanti. La cooperativa che gestisce l’accoglienza distribuisce in genere 4

A Lampedusa ci sono adesso 6.200 immigrati contro 5.000 abitanti. La cooperativa che gestisce l’accoglienza distribuisce in genere 4.200 pasti al giorno. Il confronto dei numeri ha permesso al sindaco dell’isola, Dino De Rubeis, un uomo dalle dichiarazioni sempre forti, di affermare: «Ci sono duemila persone che non mangiano». Il responsabile della cooperativa lo ha però smentito: «Non è vero. Ad oggi tutti hanno potuto mangiare».

La situazione sarà comunque molto difficile, no?
Molto difficile. E gli sbarchi sono drammatici. È aumentato il numero dei bambini e delle donne incinte, che arrivano di notte, spesso su carrette che da un momento all’altro potrebbero affondare e che vengono soccorse già al largo dalle motovedette della guardia costiera e della finanza. Uno degli ultimi interventi è stato effettuato alle 3 e mezza del mattino. Un altro barcone, soccorso a trenta miglia dalla costa, è colato a picco subito dopo essere stato svuotato del suo carico umano, con un mare forza 3. La parola “svuotare” ricorre in parecchi comunicati e dichiarazioni. Tullio Prestileo, uno degli ispettore alla Sanità della Regione Sicilia, ha fatto un’ispezione sull’isola e alla fine ha detto: «È necessario svuotare Lampedusa immediatamente, trasferendo gli immigrati presenti. Se no, la situazione sanitaria dell’isola, a brevissimo, potrebbe non essere più sotto controllo». Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ribadendo che non c’è “al momento” un pericolo di epidemia, ha però ammesso che esiste un’emergenza igienica. A parte le donne incinte e i bambini, sistemati nell’ex base Loran, centinaia di migranti dormono all’aperto, anche in mezzo all’immondizia.

Sono arrivati anche dei libici?
No, i duemila che si sono riversati sull’isola da domenica sono somali, eritrei ed etiopi. Può darsi che facessero parte della manodopera straniera libica, ma più probabilmente vengono dalla Tunisia.

Come si fa a svuotare Lampedusa?
L’evacuazione dovrebbe cominciare oggi. Secondo il piano predisposto dall’unità di crisi, d’intesa con il governo, oggi attraccheranno a Lampedusa cinque navi passeggeri della compagnia Grimaldi più l’unità militare San Marco. Questa flotta dovrebbe essere in grado di ospitare diecimila persone. Si tratta di far presto anche per placare la popolazione. Trecento isolani hanno occupato il Comune per protesta. A parte il disagio dovuto all’aumento della popolazione, c’è la questione della stagione turistica alle porte: chi andrà a fare i bagni laggiù in queste condizioni? L’economia di Lampedusa è tutta imperniata sull’industria delle vacanze.

Dove saranno trasferiti gli immigrati?
Non si sa ancora bene. Si parla di Caltanissetta, Pisa, Potenza. C’è il piano di distribuire i profughi in tutt’Italia, vincendo le resistenze sorde di qualche ente locale. Bossi ha detto: «Föra di ball», una linea politica a cui non si può dar seguito e che è solo propaganda. In base alle leggi volute dagli stessi leghisti, chi è senza permesso deve essere espulso secondo una procedura di legge, che non è breve. Bossi può spararle grosse, ma il suo ministro, Maroni, deve procedere secondo le regole. Ieri ha comunque fatto la voce grossa anche lui: se la Tunisia non rispetterà gli impegni presi la settimana scorsa col nostro governo – in cambio di 200 milioni e altri benefit – vi saranno «respingimenti di massa». Per esempio, le sei navi attese per oggi – dice - invece di fare il giro d’Italia per depositare gli immigrati un po’ qua e un po’ là, potrebbero puntare direttamente su Tunisi con l’intenzione, immagino, di svuotare direttamente il carico dei disperati sulle coste di quel Paese. È una minaccia a cui non bisogna dar retta: il respingimento di massa è vietato, un profugo senza documenti non può essere rimpatriato se prima non è stato identificato e processato. Ma l’insieme delle dichiarazioni serve probabilmente a scoraggiare chi ha ancora voglia di partire. Anche l’idea di ospitare i profughi nelle tendopoli è più che una soluzione d’emergenza, è soprattutto un modo per dire ai futuri migranti: non venite qui. Non so quanto questa linea possa avere successo. A Ventimiglia, dove secondo il sindaco si sta determinando un’altra situazione d’emergenza, arrivano cento africani al giorno, quasi tutti scappati dai nostri Centri di identificazione. È gente che vuole andare in Francia, ma che alla frontiera viene regolarmente cacciata indietro. I francesi stanno attuando una politica dei respingimenti a terra molto rigorosa.

Berlusconi che dice? Ci sono contrasti con la Lega? È una situazione che fa perdere voti.
Berlusconi visiterà Lampedusa oggi. Domani si terrà un consiglio dei ministri straordinario per prendere le ultime decisioni. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 31/3/2011]