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 2011  aprile 01 Venerdì calendario

Sono brutti giorni per il Parlamento italiano. Mercoledì il ministro La Russa ha mandato “affa” il presidente della Camera Gianfranco Fini, mentre i leghisti insultavano Ileana Argentin, una deputata priva di mani e che gira in carrozzella, alla cui assistente l’onorevole Osvaldo Napoli (Pdl) voleva impedire di applaudire

Sono brutti giorni per il Parlamento italiano. Mercoledì il ministro La Russa ha mandato “affa” il presidente della Camera Gianfranco Fini, mentre i leghisti insultavano Ileana Argentin, una deputata priva di mani e che gira in carrozzella, alla cui assistente l’onorevole Osvaldo Napoli (Pdl) voleva impedire di applaudire. La Argentin lo ha giustamente umiliato con questa spiegazione: «Voi sapete che non posso applaudire e che per farlo mi servono le mani di qualcun altro». I leghisti hanno poi chiesto scusa, ma la sensazione di un sistema istituzionale complessivamente arrivato all’ultimo chilometro è presente in tutti i maggiori commentatori politici. Questo accadeva infatti mentre Berlusconi a Lampedusa cercava di entusiasmare la folla dicendo che avrebbe fatto imbiancare i muri e proposto l’isola per il Nobel della pace.

Che cosa ha provocato questa iradiddio?
La legge sulla prescrizione breve. Il governo e la maggioranza che lo sostiene hanno imposto, con il voto, di anticipare la discussione e l’approvazione di questo provvedimento, rispetto ad altri che erano stati calendarizzati prima. Una procedura regolamentare, ma politicamente esplosiva. La nuova norma, quando sarà approvata, avrà un effetto decisivo su quattro dei sei processi a Berlusconi, che decadranno per decorrenza dei termini prima del previsto. Resteranno in piedi, praticamente, solo il dibattimento su Ruby, che deve ancora cominciare, e quello Mediatrade, che è ancora all’udienza preliminare. Anche quest’ultimo però verrà depotenziato: l’eventuale risarcimento, inizialmente di 100 milioni, si ridurrà in caso di condanna a poche migliaia di euro. Non le faccio venire il mal di testa con i calcoli.

In che modo questa legge otterrà questo risultato?
La prescrizione si calcola sul tempo del massimo della pena aumentato di un quarto. Con la nuova legge, questo aumento sarà di un sesto. Intendiamoci, i tempi dei processi sono scandalosamente lunghi e questo problema esiste. C’è tuttavia un contesto politico che rende molto ardua qualunque riforma della materia. Il contesto si chiama Berlusconi: ogni tentativo di modificare le procedure e i tempi si scontra col fatto che le nuove regole vanno a vantaggio del presidente del Consiglio. Quando l’anticipo dell’approvazione della prescrizione breve è stato approvato, c’è stata una mobilitazione dell’opposizione. Trecento persone si sono radunate a pochi metri da Montecitorio e hanno pesantemente insultato il ministro La Russa. Questi, entrato in aula, aveva evidentemente perso la calma e ha inveito contro Fini. La scena ha avuto il contorno di altri scontri, il ministro Alfano ha scagliato il tesserino contro i banchi dell’opposizione, la Argentin è stata insultata, alla fine la seduta è stata sospesa. Ieri non è andata meglio.

Che cosa è successo?
L’approvazione del verbale della seduta del giorno prima è stata respinta (pareggio, che equivale a una bocciatura): il verbale non conteneva gli insulti di La Russa. Questa bocciatura ha scatenato una nuova bagarre contro Fini, colpevole, secondo la maggioranza, di non aver atteso i pochi minuti che avrebbero permesso di votare anche a quattro ministri. Questo ha provocato una nuova sospensione della seduta, e alla fine la stessa maggioranza ha chiesto che il provvedimento venga discusso nuovamente martedì.

Che cosa ci sarà di diverso martedì?
Verrà quasi sicuramente messa la fiducia. Il governo ci aveva già pensato, ma l’onorevole Elio Vito aveva fatto presente che, consistendo la legge di cinque articoli, si sarebbe dovuta porre la fiducia cinque volte. Il testo della prescrizione breve sarà dunque riscritto in un solo articolo fatto di cinque commi. E su questo articolo sarà posta la fiducia.

Esiste una minima possibilità che la proposta venga respinta?
Credo di no, perché martedì o mercoledi tutta la maggioranza sarà in aula, ministri compresi. Berlusconi ieri ha detto che i suoi deputati saranno presto 330. In ogni caso, la bagarre di questi due giorni ha lasciato strascichi importanti anche nell’area di governo. Il comportamento di La Russa, che è anche uno dei tre coordinatori del partito, è stato stigmatizzato da molti esponenti di centro-destra, e in particolare da Scajola. Bossi è stato tranciante: «La Russa doveva stare zitto. Così si fa il gioco delle opposizioni. Un episodio così sarebbe stato meglio che non ci fosse stato perché non bisogna perdere tempo ma accelerare. Se aveva paura, non doveva andare fuori (cioè ad affrontare la contestazione in piazza Montecitorio ndr). Oppure me lo diceva e gli davo lui che è cintura di karatè». “Lui” è la persona che accompagna sempre il Senatùr. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 1/4/2011]