vanity, 11 ottobre 2004
Parità per i duelli tv tra Bush-Kerry
• Secondo gli esperti sono finiti in parità i duelli tv Bush-Kerry (venerdì a St. Louis, Missouri) e Cheney-Edwards (martedì a Cleveland, Ohio). Alan Schroeder, autore di Dibattiti presidenziali, ha spiegato che in quei faccia a faccia “non conta quel che si dice, tanto si sa già, quanto il modo in cui si appare in televisione, i segnali invisibili che si mandano ai telespettatori, la fiducia che si trasmette. un modo, per gli elettori, per sapere come reagirebbero i candidati in una situazione di crisi alla Casa Bianca”. Molti italiani (ad esempio Gianni Riotta sul “Corriere della Sera”) sono comunque rimasti affascinati e vorrebbero vedere qualcosa di simile anche da noi. Jader Jacobelli, volto storico delle nostre tribune elettorali, ha fatto notare che Jim Lehrer, il giornalista americano che da anni dirige le sfide tra i candidati alla Casa Bianca, non vota dal 1964, il che dovrebbe garantirne l’imparzialità. [Giorgio Dell’Arti]