vanity, 3 gennaio 2011
Appuntamenti elettorali di notevole delicatezza
• Le politiche in Irlanda (data da stabilire) che segneranno la reazione di quel Paese alla crisi e al soccorso chiesto all’Europa (molto contestato); quelle in sette länder tedeschi, che terranno in fibrillazione la Merkel tra la fine di febbraio (Amburgo) e il 18 settembre (Berlino, dove la leader dei Verdi, Renate Künast contenderà la poltrona di sindaco a Klaus Wowereit); quelle turche, che dovrebbero essere le ultime per Erdogan; quelle argentine, dove è in forse la ricandidatura di Cristina Kirchner; quelle polacche, le prime politiche dopo il terribile incidente aereo dell’anno scorso che falcidiò la classe dirigente del Paese;
Negli Stati Uniti comincerà la preparazione delle primarie in vista delle presidenziali del 2012. Il candidato democratico per ora è Obama, senza oppositori. Nutrita la pattuglia degli aspiranti repubblicani. Guardando l’entità dei finanziamenti si direbbero favoriti, per ora, Mitt Romney e Sarah Palin. In ottobre si svolgeranno le primarie socialiste francesi (un match apparentemente tra donne, Segolène Royal contro Martine Aubry, in realtà il favorito è Dominique Strauss-Khan), in vista delle presidenziali del 2012.
Si vota – in ordine cronologico – anche in Perù, Finlandia, Svizzera, Nicaragua, Russia (senza storia: Putin controlla il 75% della Duma).
In Spagna le politiche sono previste per il 2012, ma è possibile che si voti invece quest’anno, specie se il Paese dovesse chiedere aiuto all’Europa. L’80% degli spagnoli non ha più fiducia in Zapatero. [Giorgio Dell’Arti]