vanity, 3 gennaio 2011
Bossi cambia posizione sul voto di marzo
• Bossi ha improvvisamente cambiato posizione, sostenendo che se – tra il 17 e il 23 gennaio – le Commissioni competenti faranno passare gli ultimi decreti sul federalismo, smetterà di chiedere il voto a marzo. Questa, eventuale, posizione morbida non basterà da sola a scongiurare le elezioni anticipate. È necessario che Berlusconi trovi deputati sufficienti a far sopravvivere la maggioranza. «Bisogna arrivare almeno a 325», ha detto, il che significa tirarne dalla sua parte una quindicina. Altra mossa: far dimettere da ministri e sottosegretari gli eletti alla Camera, in modo da garantirsi una presenza sicura in aula (Bondi probabilmente eviterà la mozione di sfiducia dell’11 gennaio dimettendosi prima). L’ipotesi che l’Udc entri nella maggioranza resta remota: la Lega non vuole, ed è freddo anche Casini. In questo momento sembra più percorribile la via della cosiddetta “opposizione responsabile”: il governo varerà provvedimenti tenendo conto dell’opinione di questo partito, in modo da non averlo contro. Su tutto grava la sentenza della Consulta relativa al legittimo impedimento, prevista per il 12 o per il 25 gennaio.[Giorgio Dell’Arti]