vanity, 10 gennaio 2011
Tremonti contro Berlusconi
• La contrapposizione fra Tremonti e Berlusconi è ormai un dato acquisito, di cui i giornali parlano apertamente. Tremonti ha detto a Parigi che la crisi non è affatto finita «abbattuto un mostro, subito se ne può presentare un altro», Berlusconi vuole invece che i cordoni della borsa siano allentati soprattutto per varare quei provvedimenti in favore delle famiglie che potrebbero ammorbidire l’Udc (dieci-dodici miliardi, di cui il ministro nega almeno per ora l’esistenza). Casini, attraverso un’intervista al Corriere della Sera, ha offerto un “patto di pacificazione”, formula che tradotta significa: tu fai le leggi che piacciono a noi e noi ti voteremo. Bossi ha detto che o gli ultimi decreti sul federalismo passano entro il 23 gennaio oppure si va a votare. Mentre il premier continua a cercare quei dieci-quindici deputati che gli permetterebbero di restare in piedi, l’ipotesi di un dopo-Berlusconi senza passaggio elettorale, con Tremonti a palazzo Chigi e una coalizione multicolore a sostenerlo, è ancora in piedi. [Giorgio Dell’Arti]