vanity, 21 settembre 2005
Casini e Fini sfidano Berlusconi
• Grosso titolo della Repubblica: “Fazio non si arrende. Gelo con Tremonti al Fmi. Casini e Fini sfidano Berlusconi”. In che senso “Casini e Fini sfidano Berlusconi”? Nel senso che quando il centrodestra ha riammesso Tremonti al ministero dell’Economia, lasciandogli oltre tutto la vicepresidenza del Consiglio, ha pure concordato lo svolgimento di primarie per scegliere il candidato alle elezioni. Berlusconi, che grida, ma alla fine accorda agli alleati tutto quello che vogliono, ha accettato di mettersi in discussione, salvo dire poi che “non ha paura di nessuno”, che “le primarie fatte come le vogliono Casini e Follini costerebbero troppo” (quattrocento milioni), che l’unica strada è far votare gli eletti del Polo (cioè i consiglieri regionali, provinciali, ecc.), i quali però sono in stragrande maggioranza di Forza Italia. Il Foglio ieri ha fatto questo titolo (che riassume tutto): “Com’è lungo il viale del tramonto”. Ferrara e Feltri vorrebbero che Berlusconi si togliesse di mezzo e designasse lui stesso il suo successore. Casini e Follini dicono che si candideranno per la guida del centrodestra. Prodi e i suoi rendono noto un decalogo per i transfughi, e cioè una serie di regole per l’esercito di eletti del centro-destra che sta cercando rifugio nel centro-sinistra. “Non tutti saranno accolti!”. Sgarbi? Sgarbi, sì. Intanto De Michelis, che stava con Berlusconi, si fonde con Bobo Craxi e Pannella nel Psi di Boselli e annuncia che passerà al centro-sinistra. Non immediatamente, però, altrimenti il governo Berlusconi cadrebbe e De Michelis adesso vuole andare a sinistra, ma non fino a questo punto. [Giorgio Dell’Arti]