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 1861  febbraio 18 calendario

Re e principi Umberto e Amedeo a palazzo Carignano

• Alle 4 ant. arriva a Torino un battaglione al completo della guardia nazionale di Napoli.
Alle 11 il Re recasi nella speciale grande aula di palazzo Carignano ad inaugurarvi la nuova legislatura, salutato fuori e nell’aula da grande entusiasmo; sono presenti ai suoi fianchi il principe Umberto e il principe Amedeo. Nella tribuna diplomatica sono il gen. prussiano von Bonin, e i rappresentanti diplomatici di Prussia, Inghilterra, Francia, Turchia, Svezia e Belgio.
Prima che cominciasse la seduta reale le guardie nazionali hanno dovuto intervenire ad espellere dall’aula un napoletano, certo Antonio Catelano, pittore e poeta, scervellato, che erasi seduto fra i deputati e non voleva andarsene, dicendo che toccava a lui rispondere al discorso reale.
Nella nuova Camera sono 85 fra marchesi, duchi e principi; 74 avvocati; 52 fra dottori, ingegneri, professori; 23 Ufficiali, 5 abati. Liborio Romano eletto in otto collegi; Pasini, Cordova, Nisco ed Imbriani in 3; Audinot, Farini, Brofferio, De Vincenzi, Spaventa, Cavour, Borromeo, Alfieri di Sostegno, Pepoli, Depretis, Morelli, Sirtori, Cialdini, Mamiani, Cipolla, Rasponi e Boschi in due. I senatori attuali sono 221.

• Il conto di Petruccelli della Gattina è più dettagliato:

•Principi 2
•Duchi 3
•Conti 29
•Marchesi 23
•Baroni 26
•Commendatori o Gran croci 50
•Cavalieri 117 (di cui 3 della Legion d’onore)
•Avvocati 135
•Medici 25
•Preti 10 (fra i quali Apollo Sanguinetti, uno degli stuzzicatori del Ministero, Ippolito Amicarelli e Flamino Valente, sacerdoti silenziosi)
•Ingegneri 21
•Ammiragli 4
•Generali 23
•Prelati 1
•Magistrati 13
•Professori, ex professori o dantisi come tale 52
•Commercianti o industriali 8
•Colonnelli 13
•Ex ministri 19
•Consiglieri di stato 5
•Letterati 4
•Prodittatori 2
•Dittatori 2
•Dimissionari 7
•Milionari 6 o 7
•Morti che non contano più 5
•Impiegati 69
•Banchieri 5
•Maggiori 6
•Nobili senza specifica di titolo
•Verdi, il maestro Verdi

«Vi è di tutto, il popolo eccetto»

Il deputato più vecchio è Zanolini, ma sono vecchi pure il conte Sanseverino, il signor Abatemarco, Avezzana, Gustavo di Cavour, Vegezzi. Il più vecchio, «tal Bruno, il quale siede alla... destra».

«Noi abbiamo inoltre sei balbuzienti, cinque sordi, tre zoppi, un gobbo, degli uomini ad occhiali, un gran numero di calvi, quasi tutti. Non un sol muto!»

(Ferdinando Petruccelli della Gattina, I moribondi di Palazzo Carignano, Rizzoli)