27 maggio 2011
Tags : Guido Giannettini
Giannettini, l’agente “Zeta”
• Nei primi anni Cinquanta a Napoli aderisce al Raggruppamento giovanile missino e alla Giovane Italia, nel ’58 dà vita con altri al Movimento nazionale italiano, esperienza che si esaurisce nel giro di pochi anni. Collabora con quasi tutti i giornali della destra giovanile, poi anche con il Secolo d’Italia, Lo Specchio, la Rivista Militare e altri. Nel 1966 prepara con Pino Rauti il dossier “Le mani rosse sulle forze armate“, commissionato dal generale Giuseppe Ajola, capo di stato maggiore dell’esercito. Nell’ottobre dello stesso anno inizia la sua collaborazione stabile con il servizio segreto militare, guidato prima dall’ammiraglio Eugenio Henke e poi dal generale Vito Miceli. Quando passa all’ufficio D (Difesa) gli danno il nome in codice “Zeta”.