vanity, 29 settembre 2004
La nuova finanziaria
• La nuova finanziaria, presentata oggi, si propone di togliere dalle tasche degli italiani, in un modo o nell’altro, 24 miliardi. Le parti più significative riguardano un tetto alla spesa del 2 per cento; un nuovo concordato fiscale valido per tre anni; un tetto di 7,9 miliardi ai pagamenti per il Sud, le grandi opere e gli incentivi alle imprese; un budget di 88,2 miliardi per la Sanità; sanatoria e lotta agli affitti in nero, assicurazione anti-calamità obbligatoria per i possessori di case. Finora non è piaciuta a nessuno, l’hanno attaccata gli industriali, i sindacati, il presidente della Camera Casini e quelli del “Foglio”. Tagli alle tasse non ce ne sono, ma Berlusconi continua a promettere che li farà l’anno prossimo.
• L’inflazione è in calo, 2,1% a settembre contro il 2,3 di agosto. Costerebbero di meno soprattutto gli alimentari e i trasporti. Gli economisti non ci vedono un segno per forza buono: i prezzi sono scesi, dicono, soprattutto perché le famiglie non comprano più come un tempo.
• Il barile di petrolio ha raggiunto la scorsa settimana i 50 dollari e se nei prossimi sei mesi questo prezzo non dovesse scendere, sarebbe in pericolo la ripresa europea (che tutti dànno, finalmente, per cominciata). [Giorgio Dell’Arti]