vanity, 11 ottobre 2004
Ucciso Kenneth Bigley
• Alla fine, come ci si aspettava, i guerriglieri iracheni hanno staccato la testa a Kenneth Bigley. La storia stava per concludersi con un imprevisto colpo di scena: il sessantaduenne ingegnere di Liverpool poche ora prima di essere ucciso era riuscito a scappare grazie alla complicità di uno dei carcerieri. Secondo i romantici le cose sono andate come in Buongiorno Notte di Bellocchio (Moro liberato dal buon cuore di una terrorista), in realtà sembra che il governo inglese avesse trovato qualcuno disposto a farsi corrompere. Comunque sia andata, il povero Bigley, stremato com’era, non ce l’ha fatta a raggiungere la strada e a chiedere aiuto, si è aggirato malfermo sulle gambe per le campagne deserte intorno a Latifya (trenta chilometri da Baghdad), infine è crollato sfinito vicino a una casa colonica dove i suoi carnefici l’hanno presto ritrovato. [Giorgio Dell’Arti]