vanity, 4 novembre 2004
La morte cerebrale di Arafat
• I medici di Parigi hanno annunciato la morte cerebrale di Arafat, 13 o 14 fazioni palestinesi si sono riunite per evitare disordini, la spina che tiene in vita il raìs sarà staccata solo quando il problema del funerale sarà risolto (gli israeliani propongono Gaza, Ramallah o Abu Dis, i palestinesi insistono perché sia rispettata la volontà del morituro e vogliono Gerusalemme). Un’interpretazione romantica della vicenda dice che la decisione sulla spina sarà presa dalla moglie Suha, quella che se l’è portato di corsa a Parigi e che intanto avrebbe approfittato degli ultimi momenti di lucidità del marito per farsi firmare la procura su tutti i suoi conti correnti. Ma i palestinesi la odiano ed è improbabile. L’esistente è gestito da Abu Ala (premier) e Abu Mazen (ex premier), ma i bollettini medici vengono interpretati dal tunisino Farouk Kaddoumi, ministro degli Esteri, guerrafondaio, uno dei capi di Al Fatah, che non torna nei Territori perché non ha accettato gli accordi di Oslo. Se i bollettini li legge lui, si dice, sarà lui a comandare, dopo. Un giornale marocchino sostiene anche che lo stesso Arafat lo avrebbe indicato come suo erede. Da ultimo si son diffuse voci secondo cui Arafat sarebbe vittima di un veleno lento, ogni tanto qualcuno dice che ha ripreso conoscenza o riaperto gli occhi. Duecento milioni di dollari che Arafat aveva affidato al suo tesoriere Rashid sarebbero spariti. [Giorgio Dell’Arti]